Lo scandalo Cambridge Analytica e i continui furti di dati, l’ultimo quello reso noto da Facebook pochi giorni fa che ha compresso almeno 50 milioni di account, stanno facendo riflettere sulla privacy e la protezione dei dati. E scende in campo anche uno dei padri di Internet: Tim Berners Lee lancia Solid, una piattaforma che permette di decentralizzare la gestione dei dati, lasciando gli utenti liberi di decidere dove le proprie informazioni vanno, chi le legge e quali app possono accedervi. Dato che le applicazioni non sono legate ai dati generati, gli utenti possono evitare i “vendor lock-in” (Berners-Lee fa espressamente riferimento a Dropbox) e passare da un servizio di storage all’altro senza perdere dati e connessioni social.
“Il web moderno è diventato un motore di iniquità e divisione influenzato da potenti forze che lo usano per i propri obiettivi. Abbiamo raggiunto un punto critico, un cambiamento è possibile”, spiega Berners Lee in un post su Medium che somiglia ad un manifesto programmatico.
Sviluppata in collaborazione con il Mit, la piattaforma è open source e ha lo scopo di offrire agli utenti la possibilità di avere il pieno controllo dei propri dati personali. Il sistema ruota attorno “Solid Pod” che Berneres Lee definisce “un vostro sito web privato con i dati interoperabili con tutte le app”, uno spazio di storage personale e sicuro. In pratica, è una sorta di silos dove vengono immagazzinate tutte le informazioni personali che verranno “linkate” dall’esterno per poter essere utilizzati.
Solid Pod può essere usato anche per l’autenticazione. Invece di fare affidamento a provider dedicati si può sfruttare questo sistema per comunicare la propria identità. Non esistono più, ad esempio, “login con Facebook” o “login con Google”, ma solo “login con Solid Pod“. Per ora ci sono solo due società che offrono i Solid Pod ma presto se ne aggiungeranno altre, annuncia Berners Lee.
Si punta a garantire agli utenti del web la “true data ownership”, cioè il vero controllo dei propri dati, attorno al quale si sta costituendo una community.
“Solid cambia il modello attuale nel quale gli utenti devono consegnare dati personali ai giganti digitali in cambio di un valore percepito – spiega Berners Lee – Ho sempre creduto che il web sia per tutti. Questo è il motivo per cui io e altri lottiamo fieramente per proteggerlo. I cambiamenti che siamo riusciti ad apportare hanno creato un mondo migliore e più connesso”.