Unidata chiude i primi nove mesi dell’anno mettendo a segno performance positive. La società guida da Renato Brunetti ha infatti riportato un utile ante-imposte di 8,7 milioni di euro, con una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il risultato operativo è migliorato del 9% a 11,3 milioni, mentre il margine operativo lordo rettificato raggiunge i 19,5 milioni (+11%), pari al 27% dei ricavi, che sono rimasti stabili a 72,2 milioni.
Revenue stabili, ma crescono i clienti
L’andamento dei ricavi, si legge in una nota del gruppo di telecomunicazioni, cloud e servizi IoT, conferma l’inversione del mix con un incremento del peso percentuale della divisione Service e la dismissione del Voice Trading. Al 30 settembre l’indebitamento finanziario netto cala a 46,9 milioni dai 47,9 di dicembre.
I primi nove mesi del 2024 confermano una crescita dei clienti diretti (+14%) rispetto allo scorso esercizio. I clienti diretti totali al 30 settembre 2024 sono infatti pari a 26.446, rispetto ai 23.125 al 31 dicembre 2023. L’aumento riguarda tutte le principali categorie di contratti; in particolare il mercato dei clienti Business segna un incremento del 6%, mentre il settore Consumer registra un incremento del 17%. Il numero di linee whitelabel attivate attraverso la rete dei partner registra un risultato in linea rispetto al 31 dicembre 2023 attestandosi al 30 settembre 2024 a 34.041 circuiti attivi (di cui 301 internazionali).
La strategia sui servizi a valore
“I risultati dei primi nove mesi dell’anno evidenziano un buon andamento dei volumi e un miglioramento della marginalità di gruppo”, commenta Renato Brunetti, presidente e ceo di Unidata. “In particolare, mi preme sottolineare che la scelta strategica di focalizzazione sull’offerta di servizi ad alto valore aggiunto per le aziende, sta dando i primi frutti e la crescita della marginalità ne è la conferma diretta. Parallelamente, stiamo continuando a investire sull’infrastruttura in fibra ottica di proprietà, la migliore tecnologia oggi disponibile, fondamentale per consentirci di offrire connettività ai nostri clienti e partner, anche attraverso le nostre joint venture, Unifiber su tutte. Ricordo”, continua Brunetti, “che recentemente abbiamo comunicato al mercato che Unifiber, con il finaziamento Esg-linked da 10 milioni di Euro di Unicredit, proseguirà nel progetto di realizzazione della rete Ftth dedicata alla digitalizzaione delle aree grigie del Lazio”.
L’amministratore delegato fa poi riferimento alla roadmap per il medio termine: “Per il prossimo futuro intendiamo proseguire lungo il percorso tracciato, continuando a investire in tecnologia e innovazione, pronti a giocare un ruolo da protagonisti nel mercato delle Tlc che è in continua evoluzione e che richiede a tutti gli operatori del settore di bilanciare con coerenza aspetti quali crescita tecnologica, sostenibilità e sicurezza per affrontare con slancio le sfide future e contribuire così attivamente alla trasformazione digitale in atto”, chiosa Brunetti.
Per il 2024 Unidata stima ricavi tra 100 e 104 milioni con un margine ebitda rettificato tra il 26,4% e il 27% “in miglioramento rispetto alle stime di mercato”. L’indebitamento finanziario netto dovrebbe migliorare nel range di 44-45 milioni.