Secondo gli inventori di Share The Meal per sconfiggere la fame nel mondo basta poco: uno smartphone e 40 centesimi di euro. La sfida è ambiziosa ma l’app, sviluppata in collaborazione con il Programma Alimentare Mondiale dell’Onu, debutta oggi in tutto il pianeta e punta a sconfiggere uno dei problemi più annosi dell’umanità.
Il ragionamento dietro all’applicazione, disponibile negli store per Apple e Android, è piuttosto semplice: se i possessori di smartphone nel mondo sono circa 2 miliardi e i bambini che soffrono la fame, secondo gli ultimi dati a disposizione, sono 100 milioni con soli 40 centesimi donati da ogni telefono si potrebbero garantire pasti ai piccoli bisognosi per 20 giorni.
I test effettuati a giugno in Austria, Germania e Svizzera hanno avuto ottimi risultato, con 100mila utenti attivi e quasi 2 milioni di pasti donati ai bambini nel Lesotho. Ora i primi fondi raccolti saranno destinati ai campi profughi di Zaatari in Giordania.
La condivisione di un pranzo “unisce tutte le persone del mondo”, ha dichiarato Ertharin Cousin, direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale cui ha fatto eco Sebastian Stricker, fondatore di Share The Meal assieme a Bernhard Kowatsch, che ha spiegato come chiunque abbia uno smartphone possa aiutare chi ne ha bisogno.