Uno standard per far diventare la casa più “smart”

L’International Telecomunnication Union ha aprovato il “G.hn” che permetterà di fornire nuovi servizi, come la Tv HD e l’Iptv, nonché idi collegare in rete gli apparecchi per l’intrattenimento domestico

Pubblicato il 20 Ott 2009

La strada è aperta verso la nuova era della “smart home”, la
casa intelligente dove sistemi e applicazioni sono collegati in una
stessa rete e dialogano tra loro. L’Itu (International
Teleommunication Union) ha approvato infatti uno standard di ultima
generazione chiamato "G.hn", una specifica tecnica che ha
messo d’accordo i vari settori industriali coinvolti a livello
internazionale. Lo standard permetterà ai service provider di
fornire nuovi servizi come la tv in alta definizione (Hdtv) e la tv
digitale su Internet Protocol (Iptv) a costi più convenienti. Ai
produttori di elettronica di consumo consentirà di collegare in
rete senza soluzione di continuità tutti gli apparecchi per
l’intrattenimento domestico, la domotica e la sicurezza tra le
pareti di casa – e anche i processi di acquisto e installazione per
i consumatori finali saranno semplificati. Ancora: l’approvazione
del nuovo standard permetterà ai produttori di apparecchi per la
networked home (come set-top boxes, gateway residenziali, computer,
sistemi audio, lettori Dvd, che possono essere connessi in un unico
network) di spingere l’acceleratore sui loro programmi di ricerca
e sviluppo e portare rapidamente sul mercato nuovi prodotti. Gli
esperti prevedono che i primi chipset per il G.hn saranno
disponibili già a inizio 2010.

"Il G.hn è una tecnologia che ci permette di aprire nuovi usi
per il cablaggio che la maggior parte delle persone ha già a casa.
L’enorme varietà di applicazioni che renderà possibile include
apparecchi più efficienti dal punto di vista energetico o device
per la domotica e la telemedicina", afferma Malcolm Johnson,
direttore del Telecommunication Standardization Bureau dell’Itu.
"E’ uno standard che ha un potenziale straordinario di
trasformare l’home networking e l’industria lo sa: per questo
ha dato il suo appoggio a questa innovazione”. I device che
supporteranno il G.hn potranno trasportare contenuti multimediali
ricchi (audio, video, testi) su banda larga a velocità che
arrivano a 1 Gbit/s sia su cavo coassiale che sulle linee
elettriche e telefoniche standard. Il throughput (la capacità di
trasmissione effettivamente utilizzata) sarà molto più alto delle
esistenti tecnologie sia wired che wireless.

Il layer fisico e l’architettura sono già stati approvati
dall’Itu-T Study Group 15, mentre il data link layer dovrebbe
ottenere il sì finale al prossimo meeting del gruppo, a maggio
2010. Intanto, l’Home Grid Forum, gruppo creato per promuovere il
G.hn, sta sviluppando un programma di certificazione insieme al
Broadband Forum che aiuterà i produttori di semiconduttori e
sistemi a realizzare e portare sul mercato prodotti pienamente
conformi al nuovo standard, che porteranno il logo “HomeGrid”.
Il recente incontro dell’Itu-T Study Group 15 ha considerato
anche un nuovo standard, chiamato G.9972, per garantire la
coesistenza tra i prodotti basati su G.hn e quelli che usano altre
tecnologie; in più, gli esperti hanno annunciato lo sviluppo di
nuove estensioni al G.hn per supportare le applicazioni SmartGrid.

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