Se qualcuno dovesse ancora pensare a Facebook, Twitter, Youtube o
Myspace come a passatempi da ragazzi, sarebbe allora destinato a
ricredersi, si legge in un articolo di Italia Oggi. Se ne sono
accorti già da tempo gli agenti dei tributi che hanno deciso di
sfruttare i nuovi strumenti di social network come canali
preferenziali per entrare in contatto con i contribuenti.
I primi a scendere in campo sono stati gli americani dell’Irs,
l’Agenzia delle Entrate di Washington, che da alcuni mesi hanno
profuso ingenti sforzi per adeguare la propria comunicazione ai
nuovi media.
Il primo passo è stato quello di creare una pagina Facebook
aggiornata costantemente con tutte le ultime novità di carattere
tributario. A cui il popolo di Facebook ha risposto immediatamente
creando una pagina uguale e contraria dal titolo “Stop
Irs”.
Ma gli agenti del Fisco non si sono scoraggiati, dando vita a
quattro nuovi canali su Youtube, uno generalista, un altro dedicato
a consigli pratici, e due canali multilingua per stabilire un
contatto con l’enorme comunità di lingua spagnola residente
negli Usa.