Fastweb aderisce all’iniziativa di Confindustria lanciata per accelerare la campagna vaccinale anti-Covid in Italia: la società ha infatti dato la disponibilità alla struttura commissariale guidata dal generale Francesco Figliuolo a fornire le proprie sedi e strutture in vista della campagna massiva per la vaccinazione della popolazione, in linea con quanto previsto dal piano nazionale.
In particolare, Fastweb ha messo a disposizione le sue 15 sedi diffuse sul territorio nazionale (Milano, Roma, Genova, Torino, Padova, Bologna, Sesto Fiorentino, Perugia, Cagliari, Pescara, Napoli, Bari, Palermo e Catania) e ha garantito anche la presenza di personale medico e infermieristico. “In questo momento così delicato abbiamo deciso di sostenere le istituzioni e aiutare il sistema sanitario nazionale nella lotta al virus, mettendo a disposizione le nostre strutture in tutta Italia per le vaccinazioni di massa, perché l’emergenza riguarda tutti noi e vaccinare vuol dire far ripartire il Paese” ha commentato Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb.
Dipendenti “volontari” per l’Ats
“Oltre a offrire i nostri spazi nei mesi scorsi siamo inoltre riusciti a donare, grazie al coinvolgimento di numerosi colleghi, centinaia di ore di volontariato per ricostruire le catene di contatti e contagi e dare indicazioni sulle precauzioni da adottare ai cittadini del territorio. Un’iniziativa con la quale seguitiamo a dare un aiuto concreto e che rappresenta al tempo stesso un’occasione di crescita per tanti nostri dipendenti”, aggiunge il Ceo.
Sempre con l’obiettivo di fronteggiare l’emergenza e spezzare la catena di contagio, Fastweb ha riavviato a inizio marzo l’iniziativa “Volontari per il sistema di tracing” a supporto dell’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Milano Città metropolitana nelle attività di contenimento della circolazione del virus.
L’iniziativa coinvolge un gruppo di dipendenti di Fastweb che, in qualità di volontari durante l’orario di lavoro, si occupano di contattare telefonicamente i contatti stretti delle persone risultate positive al virus, per fare prevenzione e dare alcune indicazioni operative sulle precauzioni da adottare. Già lo scorso dicembre, i dipendenti che hanno aderito all’iniziativa hanno contattato oltre 500 persone, dedicando il proprio impegno per supportarle e indirizzarle attraverso le attività svolte in sinergia con Ats, fondamentali per spegnere sul nascere nuovi focolai e correre alla stessa velocità del virus.
Ibm mette a disposizione le sedi di sedi di Segrate-Milano, Roma e Torino
“L’offensiva contro la pandemia va condotta anche attraverso una responsabile sinergia tra pubblico e privati. Specie per quanto riguarda la campagna delle vaccinazioni, vero viatico per il superamento della crisi sanitaria. Per questo motivo – ha annunciato Stefano Rebattoni, amministratore delegato di Ibm Italia – Ibm ha deciso di offrire la disponibilità delle sedi di Segrate-Milano, Roma e Torino per l’inoculazione del vaccino contro il Covid-19. La partecipazione delle aziende private alla campagna vaccinale sarà certamente capace di accelerare l’arrivo di una nuova fase di rinascita per il Paese. Ibm intende fare la sua parte”.