Verizon Communications ha annunciato ufficialmente la decisione di vendere asset nella telefonia fisse e torri di trasmissione, con due operazioni separate che permetteranno al colosso americano delle telecomunicazioni di rastrellare oltre 15 miliardi di dollari. I fondi saranno in parte usati per finanziare un piano di buyback azionario da 5 miliardi.
Verizon ha indicato che venderà attività nelle linee fisse in California, Florida e Texas al gruppo regionale delle tlc Frontier Communications per circa 10 miliardi. Di fatto l’azienda ha scelto di concentrare l’attività nel fisso lungo la costa orientale degli Usa, ridimensionando quindi la vendita di servizi telefonici e Internet a consumatori residenziali e aziende. Sopratutto Verizon intende puntare sulla telefonia mobile, dove è leader negli Stati Uniti. Verizon cederà infine torri di trasmissione alla American Tower per 5 miliardi.
La vendita a Frontier dovrebbe concludersi nella prima metà del prossimo anno ed è soggetta ad approvazione delle autorità regolatorie. Frontier diventerà il doppio in quanto a dimensioni, dopo aver acquistato le attività wireline di Verizon per un totale di 3,7 milioni di clienti voce, 1,2 milioni di clienti di video e 2,2 milioni di connessioni a banda larga.
“Oltre il 50% di queste reti sono fibra ottica che arriva a casa e, dunque, attività ad alta crescita”, dice il ceo di Frontier, Maggie Wilderotter.
Verizon utilizzerà il capitale raccolto in queste due operazioni di investire per potenziamento propria rete, garantire rendimenti per gli azionisti e ripagare il debito, ha annunciato il ceo Lowell McAdam,