La Ue potrebbe regolamentare l’uso dei dati da parte delle aziende per evitare abusi. Lo ha detto la commissaria europea al Digitale e alla Concorrenza Margrethe Vestager facendo esplicito riferimento a Google e Facebook. Fino ad ora le multe della Commissione Ue sono state comminate caso per caso non esistendo ancora un quadro regolatorio ad hoc.
Nel suo primo mandato da responsabile alla Concorrenza nella Commissione Juncker, Vestager ha sanzionato per un totale complessivo di circa 10 miliardi di euro (11,1 miliardi di dollari) Google e Qualcomm per abuso di posizione dominante.
“Se vogliamo ‘definire’ il mercato ovvero stabilire ciò che è accettabile e ciò che non lo è – ha spiegato oggi in un evento a Copenaghen – ciò di cui abbiamo bisogno non è un rafforzamento generico della concorrenza ma di regolamentazione”.
“Quindi – ha proseguito – potremmo aver bisogno di regole per assicurarci che le modalità di raccolta dati delle aziende non danneggino i valori fondamentali della nostra società”.
Secondo la commissaria le regole sulla protezione dei dati (Gdpr) adottate lo scorso anno, hanno dato, sì, agli europei più controllo sui dati personali ma non si sono rivelate utili nei casi in cui gli abusi sono stati perpetrati, ad esempio, per per minare la democrazia.