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Via a 3D Asset Mapping, prima mappatura nazionale delle reti gas



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Il progetto di Italgas coinvolgerà nella prima fase oltre 120 Comuni per circa 5.500 km di percorso, per poi estendersi progressivamente. Si punta a fornire alle amministrazioni locali una ricognizione digitale e aggiornata delle infrastrutture presenti nei territori di competenza, in nome dell’efficienza e della sicurezza degli interventi

Pubblicato il 4 lug 2024



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Debutta il progetto “3D Asset Mapping” di Italgas, un’iniziativa innovativa che consentirà la rilevazione digitale delle infrastrutture di distribuzione del gas della società, sia nel sottosuolo che sopra il manto stradale. Questo progetto rappresenta la prima iniziativa del genere in Italia e permetterà a Italgas e ai Comuni coinvolti di avere accesso a mappe digitali e aggiornate delle reti presenti nei loro territori. L’iniziativa avrà un impatto significativo in termini di efficienza e sicurezza per gli interventi su sottoservizi e impianti.

La prima fase del progetto, che dovrebbe concludersi entro il 2025, coinvolgerà oltre 120 comuni distribuiti in Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Lazio, Molise, Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia, coprendo un’estensione di circa 5.500 chilometri. Le operazioni inizieranno in 28 Comuni delle province venete di Padova, Verona e Vicenza, per poi espandersi al resto del Paese.

Creazione di iun digital twin della rete gas

Il progetto prevede l’utilizzo di un automezzo equipaggiato con tecnologie avanzate che si muoverà a velocità normale durante le ore diurne per raccogliere informazioni dettagliate. Questo sistema permetterà a Italgas di creare un “digital twin” della rete e degli impianti di distribuzione del gas, registrando sistematicamente le informazioni relative alle infrastrutture. I dati raccolti verranno verificati, analizzati e integrati nelle mappe cartografiche della società, creando una versione digitale dettagliata delle aree monitorate.

Mappatura geospaziale e visualizzazione grazie alla realtà aumentata

La tecnologia 3D Asset Mapping comprende un sistema Mobile Mapping LiDar (Light Detection And Ranging) che scansiona la superficie del suolo tramite sensori ad alta risoluzione e laser ad alta velocità, raccogliendo dati spaziali georeferenziati da trasformare in modelli 3D con informazioni dettagliate. Include anche un sistema Georadar Gpr (Ground Penetrating Radar) a rimorchio veicolare che, a una velocità massima di 60 chilometri orari, mappa il sottosuolo rilevando i sottoservizi con precisione centimetrica fino a una profondità di 3 metri. Inoltre, un sistema Georadar Gpr su cart, utilizzabile a piedi, viene impiegato da un singolo operatore per mappare aree ristrette come marciapiedi e vicoli, dove i veicoli non possono passare.

Le informazioni raccolte confluiscono in un ‘data lake’ che, con l’ausilio della realtà aumentata, permette di visualizzare su tablet una panoramica completa dell’infrastruttura di distribuzione del gas, comprese le tubazioni principali e le derivazioni d’utenza, oltre a tutto ciò che si trova sopra il manto stradale, come i gruppi di regolazione finale digitalizzati della pressione di rete (Grfd) e le tubazioni aeree verticali (colonne montanti) che corrono lungo le facciate degli edifici condominiali per servire gli appartamenti ai vari piani.

Più efficienza e maggior tutela delle comunità

“L’innovazione tecnologica – dichiara l’Amministratore Delegato di Italgas Reti Pier Lorenzo Dell’Orco – è il fattore principale su cui si fonda il piano di sviluppo industriale e di miglioramento dei livelli di qualità del servizio di Italgas. Con l’introduzione del “3D Asset Mapping” innalziamo ulteriormente il livello di sicurezza delle nostre reti. Questa innovativa tecnologia non solo migliora l’efficienza operativa della nostra gestione, ma rafforza anche la tutela delle comunità e dei territori in cui il Gruppo è impegnato, assicurando un servizio sempre più affidabile”.

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