IL CONTEST

Via al Premio Agenda Digitale 2016

L’iniziativa dell’Osservatorio del Politecnico di Milano mira a dare visibilità alle aziende e alle PA italiane più innovative. Tre le categorie: “Attuazione”, “Agende Regionali” e “Agende degli Enti Locali”

Pubblicato il 14 Lug 2016

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L’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, ha lanciato il Premio Agenda Digitale 2016. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, ha i seguenti obiettivi: sostenere la cultura dell’innovazione digitale nel nostro Paese; generare un meccanismo virtuoso di condivisione delle migliori esperienze di digitalizzazione; premiare e dare visibilità alle aziende e alle PA italiane più innovative; contribuire ai processi di ricerca dell’Osservatorio.

Per partecipare al premio è sufficiente compilare la scheda che trovate qui e inviarla a Pietro Trabacchi (pietro.trabacchi@polimi.it).

É possibile candidare un caso di successo per ognuna delle seguenti categorie:

  1. Attuazione dell’Agenda Digitale: casi di efficace digitalizzazione condotti su scala nazionale o internazionale.
  2. Agende Digitali Regionali: casi di efficace digitalizzazione condotti a livello regionale.
  3. Agende Digitali degli Enti Locali (in collaborazione con Osservatorio eGovernment): casi di efficace digitalizzazione condotti a livello di provincie e comuni.

I casi candidati dovranno essere inerenti a progetti già avviati, ma non più di 2 anni fa e descrivere soluzioni progettate per la PA o di pubblica utilità (servizi o piattaforme a libero accesso dei cittadini).

Il termine tassativo per la consegna delle schede è venerdì 30 Settembre.

L’Osservatorio sta definendo una commissione valutatrice di esperti che decreterà i 3 casi vincitori (uno per ogni categoria) sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

  1. Diffusione della soluzione: estensione dell’area servita e numero di cittadini coinvolti;
  2. Impatto della soluzione: impatto sui processi, le professionalità, le relazioni all’interno della PA di riferimento o impatto sociale in caso di servizi e/o piattaforme di pubblica utilità realizzati da privati;
  3. Rilevanza e replicabilità della soluzione: rilevanza rispetto alle priorità dell’AD italiana e potenziale riutilizzabilità dell’esperienza in contesti diversi da quello in cui è stata realizzata;
  4. Governance del progetto: utilizzo di adeguate politiche di change management, piani di formazione, coinvolgimento, tavoli di lavoro, ecc;
  5. Innovatività tecnologica: applicazione di tecnologie allo stato dell’arte, novità tecnologica dell’applicazione;
  6. Misurazione benefici: stime sui benefici apportati dalla soluzione presentata;
  7. Modalità di realizzazione del progetto: eventuale realizzazione del progetto mediante fondi europei (es. Horizon, FESR, ecc.), partnership pubblico-private o strumenti di procurement innovativi.

I casi vincitori saranno premiati in occasione del Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio, che si terrà a metà Novembre a Roma, garantendo alta visibilità su media e a livello istituzionale.

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