Ursula von der Leyen confermata alla guida della Commissione Europea. Il Parlamento Ue ha approvato con con 401 voti a favore, contro 284, 15 astensioni e 7 schede nulle. A causa dell’assenza di un eurodeputato la maggioranza necessaria per la sua approvazione era scesa a 360. Con il voto di oggi si apre la partita dei commissari europei che dovranno essere sottoposti allo scrutinio del Parlamento europeo, con tutta probabilità tra settembre e ottobre.
Le linee guida politiche 2024-2029
Von der Leyen ha annunciato le linee guida politiche 2024-2029 (SCARICA QUI IL DOCUMENTO COMPLETO), un nuovo corso per la Commissione europea segnato dall’attenzione massima agli investimenti, all’innovazione e alla decarbonizzazione accanto a un nuovo approccio alla politica della concorrenza e alla semplificazione.
“Questa sarà una Commissione di investimento”, si legge nelle linee guida. “Dobbiamo sbloccare i finanziamenti necessari per la transizione verde, digitale e sociale. Massimizzeremo gli investimenti pubblici e sfrutteremo e ridurremo il rischio del capitale privato, lavorando a stretto contatto con la Banca europea per gli investimenti. Questo sforzo non può essere finanziato solo attraverso il denaro pubblico. Completare l’Unione dei mercati dei capitali potrebbe attrarre ulteriori 470 miliardi di euro di investimenti all’anno”.
Ancora: “Avanzeremo proposte per semplificare, consolidare e codificare la legislazione per eliminare eventuali sovrapposizioni e contraddizioni, mantenendo al contempo standard elevati. Affronteremo anche il mosaico di normative nazionali che rende più complicato condurre attività imprenditoriali e commerciali nei diversi Paesi dell’Ue”, si legge nelle linee guida della presidente dell’esecutivo Ue. “Proporrò un nuovo status giuridico a livello europeo per aiutare le imprese innovative. Si tratterà di un cosiddetto 28/esimo regime per consentire alle imprese di beneficiare di una serie di norme più semplici e armonizzate in alcuni settori”.
Facilitare le imprese e approfondire il mercato unico, costruire un patto industriale green per decarbonizzare e abbassare i prezzi dell’energia, mettere la ricerca e l’innovazione al centro dell’economia europea, aumentare la produttività con la diffusione delle tecnologie digitali, investire massicciamente nella competitività sostenibile dell’Ue, affrontare il gap di competenze e di lavoro sono i punti salienti del programma esposto da von der Leyen.
Mercato unico e semplificazione
“Le nostre prime priorità saranno la prosperità e la competitività”, secondo la Dichiarazione della Presidente alla plenaria del Parlamento europeo. Di fronte a una competizione globale che corre, “voglio che l’Europa cambi marcia. E questo inizia con rendere il business più facile e veloce. Dobbiamo approfondire il nostro mercato unico su tutta la linea”.
Le linee guida politiche sottolineano che l’Europa ha bisogno di “un nuovo slancio per completare il mercato unico in settori come i servizi, l’energia, la difesa, la finanza, le comunicazioni elettroniche e il digitale”. Questo permetterà alle nostre aziende, in particolare alle piccole e medie imprese, di crescere e sfruttare al meglio il mercato. “Credo che abbiamo bisogno di un nuovo approccio alla politica della concorrenza, meglio orientato ai nostri obiettivi comuni e più favorevole alla crescita delle aziende nei mercati globali, garantendo sempre un livello di parità. Questo dovrebbe riflettersi nel modo in cui valutiamo i merger“, afferma von der Leyen.
Abbiamo anche bisogno di “meno burocrazia e più fiducia, una migliore applicazione e permessi più rapidi”. Ogni Commissario sarà incaricato di ridurre gli oneri amministrativi e un vicepresidente avrà la delega per coordinare il lavoro dei commissari in merito alla semplificazione e riferire sui progressi alla Camera una volta all’anno. L’obiettivo è ridurre la burocrazia del 25%.
“Introdurremo una nuova categoria di mid-cap e valuteremo dove la regolamentazione esistente applicabile alle grandi aziende è troppo onerosa, sproporzionata o un ostacolo al loro sviluppo competitivo”, prosegue la presidente. “La legislazione futura deve essere anche semplificata e progettata pensando alle piccole imprese e in uno spirito di sussidiarietà. Questo sarà fatto in particolare attraverso un nuovo controllo per le pmi e la competitività per evitare oneri amministrativi inutili, mantenendo alti standard”.
Per von der Leyen, “non esiste Europa senza pmi. Sono il cuore della nostra economia. Diamo loro più fiducia e migliori incentivi”.
Una nuova Europa degli investimenti
“L’Europa ha bisogno di più investimenti, dall’agricoltura all’industria, dal digitale alle tecnologie strategiche, ma anche di più investimenti nelle persone e nelle loro competenze”, afferma von der Leyen. “Questo mandato deve essere il momento dell’investimento. Ciò inizia con il completamento della nostra Unione dei mercati dei capitali e la mobilitazione di più finanziamenti privati. Ogni anno 300 miliardi di euro di risparmio delle famiglie europee vanno dall’Europa ai mercati esteri, perché il nostro mercato dei capitali è troppo frammentato. E poi questi soldi vengono spesso usati per comprare aziende europee innovative dall’estero. Questo deve cambiare. Dobbiamo sfruttare questa enorme ricchezza per creare crescita qui in Europa. Questo è il motivo per cui proporremo un’Unione europea del risparmio e degli investimenti”.
La nuova Commissione europea si impegna ad aumentare la spesa per la ricerca per concentrarci maggiormente su priorità strategiche, sulla ricerca fondamentale rivoluzionaria, sull’innovazione dirompente e sull’eccellenza scientifica. Per fare ciò, spiegano le linee guida di von der Leyen, “espanderemo il Consiglio europeo della ricerca e il Consiglio europeo per l’innovazione. Per facilitare il passaggio della biotecnologia dal laboratorio alla fabbrica e poi al mercato, proporremo un nuovo Atto europeo per la biotecnologia nel 2025. Questo sarà parte di una più ampia Strategia per le scienze della vita europee per esaminare come possiamo supportare le nostre transizioni verde e digitale e sviluppare tecnologie di alto valore”.
Von der Leyen indica anche: “Dobbiamo essere più ambiziosi nell’affrontare la mancanza di capitale privato. Le start-up europee non dovrebbero aver bisogno di guardare agli Stati Uniti o all’Asia per finanziare la loro espansione. Devono trovare ciò di cui hanno bisogno per crescere proprio qui in Europa. Abbiamo bisogno di un mercato dei capitali profondo e liquido. E abbiamo bisogno di una politica di concorrenza che aiuti le aziende a scalare. L’Europa deve essere la patria delle opportunità e dell’innovazione”.
Von der Leyen ritiene anche “indispensabile assicurare un ambiente equo per le aziende europee contro i sussidi statali dei concorrenti cinesi oppure gli investimenti stranieri drogati”.
L’Europa digitale, avanti sulle regole per le big tech
Per quel che riguarda la digital economy, “Inizieremo concentrandoci sull’implementazione e l’applicazione delle leggi digitali adottate durante l’ultimo mandato”, afferma von der Leyen. “I giganti della tecnologia devono assumersi la responsabilità del loro enorme potere sistemico nella nostra società ed economia. Abbiamo avviato l’applicazione attiva del Digital services act e del Digital markets act. Intensificheremo e aumenteremo la nostra applicazione nel prossimo mandato. Sosterremo questo impegno affrontando le sfide con le piattaforme di e-commerce per garantire che consumatori e imprese beneficino di ambiente competitivo a pari condizioni”.
Raggiungere i nostri obiettivi digitali e costruire un vero mercato unico digitale sarebbe un punto di svolta per la produttività e competitività europea. Per questo la nuova Commissione europea intende aumentare gli investimenti “nella prossima ondata di tecnologie di frontiera, in particolare supercalcolo, semiconduttori, Internet delle cose, genomica, calcolo quantistico, tecnologia spaziale e oltre”.
Tecnologia di punta, le Ai Factories
L’Europa deve anche concentrare i suoi sforzi per diventare “leader globale nell’innovazione dell’Ai”. Per questo, “Nei primi 100 giorni, garantiremo l’accesso a nuove capacità di supercalcolo su misura per le start-up e l’industria dell’Ai attraverso un’iniziativa denominata Ai Factories. Inoltre, svilupperemo con gli Stati membri, l’industria e la società civile una strategia di applicazione dell’Ai per potenziare i nuovi usi industriali dell’Ai e migliorare la fornitura di vari servizi pubblici, come l’assistenza sanitaria. In questo spirito, proporrò di istituire un Consiglio europeo per la ricerca sull’Ai, dove potremo concentrare tutte le nostre risorse, simile all’approccio adottato con il Cern”, afferma von der Leyen.
Inoltre, per supportare lo sviluppo dell’Ai e di altre tecnologie di frontiera, l’Europa deve sfruttare il potenziale dei dati. L’accesso ai dati non è “essenziale per la produttività e le innovazioni sociali, dalla medicina personalizzata al risparmio energetico. Tuttavia, troppe aziende in Europa faticano ad accedere ai dati di cui hanno bisogno, mentre le grandi aziende tecnologiche straniere utilizzano i dati europei per alimentare il loro business”. Di conseguenza, “Pur garantendo alti standard di protezione dei dati, sosterremo le aziende migliorando l’accesso aperto ai dati, in particolare per supportare le pmi a soddisfare gli obblighi di rendicontazione. L’Europa ha bisogno di una rivoluzione dei dati”.
A tale proposito von der Leyen vuole presentare una strategia di Unione europea dei dati. Si baserà sulle regole esistenti in materia di dati per garantire un quadro legale semplificato, chiaro e coerente per le imprese e le amministrazioni al fine di condividere i dati senza problemi e su larga scala, rispettando alti standard di privacy e sicurezza.
Il Green Deal europeo e il Fondo europeo per la competitività
Altro punto nevralgico della politica di von der Leyen è il Green Deal. Per cominciare la commissaria fornisce i numeri di quanto già fatto: “Nella prima metà di quest’anno, il 50% della nostra produzione di elettricità proveniva da fonti rinnovabili – home-grown e pulite. Gli investimenti in tecnologie pulite in Europa sono più che triplicati in questo mandato. Attiriamo più investimenti in idrogeno pulito rispetto agli Stati Uniti e alla Cina messi insieme. Infine, negli ultimi anni, abbiamo concluso con i partner globali 35 nuovi accordi su tecnologia pulita, idrogeno e materie prime critiche. Questo è il Green Deal europeo in azione. Quindi voglio essere chiara. Dobbiamo restare sulla rotta di crescita e sugli obiettivi che abbiamo fissato per il 2030 e il 2050. La nostra attenzione ora sarà sull’implementazione e sugli investimenti per assicurare la realizzazione. Questo è il motivo per cui presenterò un nuovo Clean Industrial Deal nei primi 100 giorni”, annuncia la von der Leyen. “C’è una necessità altrettanto urgente di decarbonizzare e, al tempo stesso, industrializzare la nostra economia“, aggiunge.
Il nuovo Clean Industrial Deal creerà industrie più competitive e posti di lavoro di qualità, precisa la Presidente. Che aggiunge: “Il Clean Industrial Deal deve consentirci di investire di più insieme nelle tecnologie pulite e strategiche e nelle industrie ad alta intensità energetica” e “per questo proporrò un nuovo Fondo europeo per la competitività nel quadro della nostra proposta per un bilancio nuovo e rafforzato”.
Questo fondo “si concentrerà su progetti europei comuni e transfrontalieri che guideranno la competitività e l’innovazione, in particolare per sostenere il Clean Industrial Deal. Garantirà che svilupperemo la tecnologia strategica e la produrremo qui, in Europa. Quindi, dall’Ai alla tecnologia green, il futuro della nostra prosperità deve essere fatto in Europa”.
“La nostra attenzione sarà tutta rivolta a sostenere e creare le condizioni giuste per le aziende per raggiungere i nostri obiettivi comuni”, ha detto ancora von der Leyen. “Ciò significa semplificare, investire e garantire l’accesso a forniture energetiche e materie prime a basso costo, sostenibili e sicure. Questo preparerà la strada verso l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% per il 2040, che proporremo di inserire nella nostra legge europea sul clima. In ogni fase, lavoreremo in collaborazione con l’industria, le parti sociali e tutti i soggetti interessati”, si legge nelle linee guida.
Von der Leyen ha anche annunciato l’intenzione di proporre una nuova legge sull’economia circolare, per contribuire a creare una domanda di mercato per le materie secondarie e un mercato unico per i rifiuti, in particolare per quanto riguarda le materie prime critiche.
La cyberdifesa e la democrazia
Von der Leyen ha anche annunciato che la Commissione proporrà uno Scudo europeo per la democrazia. “L’Ue ha bisogno di una propria struttura dedicata per contrastare la manipolazione e le interferenze delle informazioni straniere“, ha affermato la Presidente. “Metterà in comune tutte le competenze e si coordinerà con le agenzie nazionali esistenti. Le capacità di intelligence e rilevamento devono essere rafforzate, insieme alla capacità di agire e imporre sanzioni”.
“Vi è un urgente bisogno di fornire all’Unione europea potenti strumenti di difesa informatica, di imporre trasparenza sul finanziamento straniero della nostra vita pubblica come regola comune, ma anche di garantire un quadro informativo affidabile”, prosegue von der Leyen. “Per questo, l’Ue deve sostenere una stampa indipendente, continuare a garantire che le regole siano osservate dai giganti digitali e incoraggiare ulteriormente i programmi di alfabetizzazione mediatica. La democrazia europea deve essere più partecipativa, più vivace. La società civile deve essere meglio sostenuta e difesa”.