IL PROGETTO

Vicini anche su Internet, via a “Social Hosting Hub”

Nello spazio virtuale siamo connessi ma quanto siamo “in connessione”? L’iniziativa di Fondazione Mondo Digitale, ActionAid, Parole O_Stili e Comunità di Sant’Egidio mira a rafforzare le relazioni tre le persone e la consapevolezza tramite una piattaforma educativa ad hoc

Pubblicato il 26 Gen 2021

social-facebook

Ogni giorno vengono inviate 247 miliardi di mail e su Google vengono effettuate circa 3.5 miliardi di ricerche, più di 40 domande al secondo. Ogni mese 42 milioni di italiani navigano in rete per un totale di 59 ore mensili a persona. Oltre 100 milioni di sim rendono possibili le comunicazioni tra i nostri dispositivi mobili. Siamo iperconnessi, ma quanto siamo vicini? I media personali modificano profondamente anche i processi di identificazione e il senso di appartenenza. Per il Censis siamo sempre più “biomediali”, con un indice crescente di integrazione tra media e vita vissuta.

Abbiamo bisogno di nuovi valori di riferimento per organizzare relazioni interpersonali, comunità e collettività, tra locale e globale. Si cimentano in questa sfida Fondazione Mondo Digitale, ActionAid, Parole O_Stili e Comunità di Sant’Egidio con il progetto Social Hosting Hub, tra i vincitori della Google.org Impact Challenge sulla sicurezza, fondo che aiuta le organizzazioni non profit a contrastare l’odio e l’estremismo e aiutare bambini e ragazzi a stare sicuri online e offline.

Le quattro organizzazioni danno forma e animano il primo ecosistema educativo firtuale (fisico e virtuale), fatto di connessioni, relazioni, comunità: uno spazio sicuro per tutti, con strumenti concreti, calibrati per età, per informarsi, scegliere corretti stili comunicativi e comportamentali, apprendere in modo trasformativo, sviluppare nuovi paradigmi di convivenza su valori comuni.

L’obiettivo della piattaforma educativa integrata, territoriale e online, è coinvolgere in attività firtuali, ad alto impatto e densità inclusiva, 32.000 persone, tra studenti, insegnanti, genitori, giovani vulnerabili e comunità locali, e raggiungere 250.000 destinatari con strumenti digitali e campagna di sensibilizzazione. Il progetto, che prosegue nel prossimo anno scolastico 2021-22, prevede anche animazione di 50 hub sul territorio nazionale, sviluppo di strumenti digitali originali (app, prototipo di AR per fact checking o dispositivo di IA per misurare linguaggio ostile), sito web socialhostinghub.org con risorse educative e campagna di comunicazione e marketing. Il progetto aderisce al Manifesto per la Repubblica digitale.

I dettagli del progetto Social Hosting Hub

Il progetto è tra i vincitori della Google.org Impact Challenge sulla sicurezza, un fondo che aiuta le organizzazioni non profit impegnate nello sviluppo di soluzioni pratiche e reali per contrastare l’odio e l’estremismo e aiutare bambini e ragazzi a stare sicuri online e offline. È uno spazio sicuro per tutti, con strumenti concreti, calibrati per età, per informarsi, scegliere corretti stili comunicativi e comportamentali, apprendere in modo trasformativo, sviluppare nuovi paradigmi di convivenza su valori comuni. Il progetto mira a creare consapevolezza e conoscenza promuovendo la navigazione responsabile e le competenze di cittadinanza digitale.

Saranno coinvolte 32.000 persone raggiunte con attività firtuali, tra studenti, insegnanti, genitori, giovani vulnerabili e comunità locali mentre altre 250.000 saranno raggiunte con diversi strumenti digitali e campagna di sensibilizzazione.

L’iniziativa sarà attiva negli anni scolastici 2020-21 e 2021-2022

L’ecosistema formativo aiuta le persone ad acquisire competenze digitali strategiche e un nuovo paradigma culturale fatto di attenzione, rispetto e confronto. E aiuta a:

  • sviluppare comportamenti positivi di civismo digitale
  • riconoscere ed evitare le insidie della rete
  • conoscere le opportunità di conoscenza e connessione della Rete
  • distinguere il vero dal falso
  • costruire in modo consapevole la propria presenza in Rete
  • cercare informazioni e contenuti
  • valutare dati, informazioni e contenuti

Le azioni

  • Animazione di 50 hub sul territorio nazionale che operano come vere e proprie emittenti di formazione e di un Social hub per giovani vulnerabili a Roma.
  • Attività interattive, laboratori ed eventi innovativi per minori (6-17 anni), docenti, genitori, comunità locali e persone in condizioni di fragilità. I moduli si possono combinare in percorsi per rispondere a diverse esigenze formative e agli obiettivi dell’educazione civica alla cittadinanza digitale (legge 92, 20 agosto 2019). Temi e moduli: attivismo digitale e partecipazione, bullismo, cittadinanza digitale, consapevolezza, comunicazione non ostile, cultura della convivenza in rete, educazione al rispetto e alle differenze, false notizie e informazione corretta, inclusione e integrazione digitale, navigazione sicura, solidarietà e volontariato digitale.
  • Sviluppo di strumenti digitali originali e coinvolgenti, gratuiti, che propongono esperienze di apprendimento immersivo per le diverse età: piattaforma online con attività e contenuti educativi, stanze digitali, app che aiuta i bambini a visualizzare le emozioni e smorzare le parole, prototipo di realtà aumentata per il fact checking o dispositivo di IA per misurare linguaggio ostile.
  • Campagna di comunicazione e marketing.

Obiettivi, attività, metodologie e strumenti del progetto Social Hosting Hub vengono presentati dai quattro partner in un evento pubblico live giovedì prossimo 28 gennaio alle 16. Modera Alma Grandin, giornalista TG1-Rai. Dopo il saluto di Rowan Barnett, Head of Google.org Emea & Apac, intervengono Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale (capofila), Katia Scannavini, vice segretaria generale di ActionAid Italia, Stefano Orlando, direttore del settore Giovani della Comunità di Sant’Egidio, e Rosy Russo, presidente e fondatrice di Parole O_Stili. Conclude i lavori la ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano.

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