SOCIAL VIDEO

Video online, Facebook dichiara guerra a YouTube

In fase di test una nuova sezione dell’applicazione dedicata ai video. “L’utente potrà scegliere direttamente cosa e quando guardare”

Pubblicato il 14 Ott 2015

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Facebook rafforza la sfida a YouTube. Il social network ha annunciato di essere in fase di test di una nuova sezione della piattaforma dedicata ai video, dove confluiranno i filmati salvati dall’utente insieme a quelli di amici, celebrità seguite e alle clip consigliate dalla stessa Facebook. L’obiettivo è trasformarsi (anche) in uno hub per i video online in diretta concorrenza con il social network di Google.

Il social, che ad aprile ha annunciato i 4 miliardi di visualizzazioni di video al giorno, punta così a far crescere ancora il numero di filmati guardati, insieme alle entrate pubblicitarie ad essi collegate. “Stiamo testando un luogo dedicato per consumare video. La nuova sezione aiuterà le persone a scoprire e a condividere i filmati di proprio interesse”, spiega Will Cathcart, vicepresidente del Product management di Facebook, sul sito della compagnia.

A differenza della fruizione occasionale e casuale di video che ora interessa il social, gli utenti dunque potranno anche avere un ruolo attivo nel decidere di dedicare tempo a guardare i filmati, magari la sera dal divano di casa.

Stesso presupposto è alla base della sezione dedicata allo shopping di cui in settimana Facebook ha annunciato il test, e che unisce in un unico posto gli annunci finora pubblicati in varie parti del sito.

Facebook sta diventando un hub sempre più importante per il video digitale sia per gli editori che per gli utenti, sorpassando progressivamente YouTube e altre minori applicazioni social che contribuiscono al boom di video su smartphone grazie anche alle maggiori velocità di connessione mobile.

Sia Facebook e YouTube contano su grandi basi clienti. Facebook ha 1.49 miliardi di utenti attivi al mese, Youtube ha oltre 1 miliardo di utenti: il numero di ore trascorse a guardare video sul sito aumenta del 60% anno su anno.

I due mega-siti sono in buona compagnia con Twitter, Instagram e Snapchat. La scorsa settimana Twitter ha aperto il suo primo programma di pubblicità video, incoraggiando i creatori di video (come fa YouTube) a postare le proprie “creazioni” attraverso premi più generosi rispetto al sito di Google. Gli inserzionisti riceveranno il 70% degli introiti pubblicitari, rispetto al 55% di YouTube.

Facebook ha anche assicurato di voler migliorare le prorie tecnologie a difesa del copyright, le cui violazioni finora sono state un grande ostacolo per le aziende dei media e i generatori di contenuti.

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