Nel 2010 l'industria dei videogiochi in Italia ha registrato un
fatturato complessivo di 1,12 miliardi di euro, in calo del 2,3%
rispetto all'anno precedente. Il dato emerge dal rapporto
annuale sullo stato dell'industria videoludica in Italia,
realizzato da Aesvi (Associazione editori software videoludico
italiana), che oggi ha annunciato l'apertura di un programma
dedicato agli sviluppatori per promuovere i videogiochi made in
Italy.
A livello europeo la performance del mercato italiano nel 2010 è
seconda solo a quella del Portogallo, unico paese in cui si è
registrata una crescita (+2,5%) mentre Gran Bretagna, Francia,
Germania e Spagna, che precedono l'Italia ai primi quattro
posti della classifica in termini di fatturato, hanno subito una
contrazione del giro di affari del 6-7%.
Sono circa 11 milioni le famiglie che hanno nel loro salotto una
console, con un tasso di penetrazione del 43,5%, in crescita di un
punto e mezzo rispetto al 2009, Salgono le vendite di software per
piattaforme fisse (+9,6%) mentre il mercato dei giochi del segmento
portatile ha registrato un calo delle vendite del -14,5%,
accompagnato da un -20,7% di dispositivi venduti.