Viminale, accordo con Terna. In sicurezza il parco Ict

L’obiettivo è prevenire e contrastare i tentativi di accessi illeciti ai sistemi informatici e di telecomunicazioni di Terna

Pubblicato il 30 Lug 2009

Prevenire e contrastare i tentativi di accessi illeciti ai sistemi
informatici e di telecomunicazioni di Terna, con particolare
riferimento a quelli che supportano le attività di trasmissione e
dispacciamento dell' energia elettrica in Italia. Questo uno
degli obiettivi del Protocollo d’Intesa per la sicurezza della
Rete elettrica di Trasmissione Nazionale (Rtn) siglato dal ministro
dell'Interno, Roberto Maroni, e l'amministratore delegato
di Terna, Flavio Cattaneo.

Il ministero dell'Interno e Terna si impegnano, quindi, a
sviluppare un piano di collaborazione volto a prevenire e
contrastare attacchi o danneggiamenti contro le infrastrutture
critiche informatiche di Terna. La Società, infatti, ha un parco
"Ict" aziendale composto da una rete di comunicazione che
serve oltre 500 siti e da migliaia di computer che trattano ogni
giorno milioni di informazioni relative alla Rtn. Il Ministero
dell'Interno e Terna individueranno quei sistemi informatici e
telematici da tenere in costante monitoraggio per una loro più
efficace protezione da intrusioni indesiderate, anche grazie alle
tecnologie all'avanguardia e alla attività di intelligence e
analisi del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per
la protezione delle infrastrutture critiche), la struttura
centralizzata di polizia finalizzata a contrastare gli attacchi dal
web alle infrastrutture critiche.
Il Protocollo segna l'avvio di un piano di collaborazione tra
il Ministero dell'Interno e Terna per la tutela di una delle
maggiori infrastrutture strategiche del Paese, costituita da oltre
58.000 chilometri di linee e circa 400 stazioni di trasformazione,
su cui transitano ogni anno circa 340 miliardi di kWh di fabbisogno
elettrico nazionale.

Si tratta – si legge in un comunicato del Viminale – del primo
accordo che il Ministero sigla con una Società privata,
anticipando così la futura normativa comunitaria e ponendo così
l'Italia all'avanguardia in materia di protezione di
settori strategici del Paese. Le iniziative adottate saranno
monitorate ogni anno per verificarne l'efficacia e stabilire
l'adozione di eventuali interventi a livello centrale o
territoriale. Infine, l'accordo stabilisce che le attività
necessarie al conseguimento degli obiettivi del Protocollo verranno
definite tra il Ministero dell'Interno e da Terna attraverso
una o più convenzioni attuative.

"Si tratta indubbiamente di un grande risultato. – ha
sottolineato il ministro Roberto Maroni – Un passaggio importante
che, ancora una volta, è testimonianza dell'impegno dello
Stato a garantire le necessarie sinergie tra componenti essenziali
della vita sociale del Paese: da un lato la tecnologia di Terna e
dall'altro il know how delle Forze dell'ordine, con
l'obiettivo di aumentare sicurezza, qualità ed efficienza
della rete elettrica nazionale." Per Flavio Catteneo,
"garantire una sempre maggiore sicurezza della rete di
trasmissione nazionale è una delle nostre priorità. Ogni anno
Terna investe circa 150 milioni di euro per la sicurezza degli
impianti di trasmissione dell'energia elettrica e questo
Protocollo segna una tappa ulteriore nel processo di innovazione e
ammodernamento dei sistemi di protezione, che da oggi potrà
avvalersi della collaborazione del Ministero dell'Interno e del
know how dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e
della Polizia Postale."

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