Huawei, azienda leader nelle soluzioni Ict, è stata scelta da VimpelCom Russia, uno dei maggiori operatori di telecomunicazioni al mondo, come partner per la gestione delle reti di telecomunicazione integrata. Il contratto durerà cinque anni, durante i quali VimpelCom trasferirà circa 1.300 addetti.
È il primo esempio di esternalizzazione della gestione dei servizi di rete in Russia e conferma ulteriormente la crescente affermazione a livello internazionale dell’azienda con quartier generale a Shenzen (Cina).
Secondo l’accordo, Huawei assumerà la completa responsabilità delle reti multi-vendor (ovvero con diversi fornitori per un unico servizio) fisse e mobili che si estendono dal Volga alle più remote regioni asiatiche della Russia. Il contratto prevede, inoltre, la gestione end-to-end della rete che comprende il funzionamento, la manutenzione, le operazioni sul territorio, la network assurance 24 ore su 24 e la gestione dei componenti di ricambio.
Nell’ambito di un territorio di circa 17 milioni di chilometri quadrati, che la rendono la nazione più estesa del mondo, la Federazione russa ha molte aree difficilmente raggiungibili, inospitali e dalle condizioni atmosferiche estreme. Attraverso la gestione della rete da parte di Huawei, VimpelCom punta a offrire ai propri clienti una migliore qualità dei servizi e delle reti. Inoltre, VimpelCom potrà godere di un significativo miglioramento nel funzionamento e nella manutenzione della rete, oltre ad una riduzione delle spese operative.
“L’esternalizzazione della gestione delle reti a terze parti – ha commentato Anton Kudryashov, responsabile della business unit in Russia e direttore generale di Ojsc VimpelCom – è un trend sempre più diffuso a livello globale; siamo orgogliosi di guidare il mercato russo verso l’adozione di questo modello di business, certi che la partnership su larga scala con Huawei rafforzerà la nostra posizione e ci aiuterà nel raggiungimento dei nostri obiettivi”.
“La partnership ha una valenza strategica importante per Huawei” ha dichiarato Xiong Lening, presidente di Huawei in Russia, Ucraina, Bielorussia e Armenia, sottolineando che l’intesa “ottimizzerà i costi dell’operatore e migliorerà l’efficienza della rete in Russia con benefici per tutti gli utenti ”.
Proprio mentre firmava l’accordo con i cinesi, VimpelCom Russia si scopriva sempre più “norvegese”. L’operatore Telenor, con sede a Oslo, ha annunciato domenica scorsa di aver aumentato la propria quota di azioni, grazie all’acquisto del 3,5% dal tycoon egiziano Naguib Sawiris, fino ad arrivare a possedere il 42,95% dell’operatore telefonico di Mosca nonostante l’opposizione del socio Altimo e dell’antitrust russo Fas.
È l’ultimo di una serie di analoghi episodi di una campagna condotta da Telenor per arrivare ad avere la stessa quota di Altimo. Quest’ultimo detiene il 40,5% di VimpelCom, ma il gruppo scandinavo guidato da Jon Fredrik Baksaas ritiene che in realtà il 6% controllato da Bertofan, veicolo di investimento dell’ucraino Viktor Pinchuk, dovrebbe essere considerato di proprietà di Altimo, quindi adesso i due sarebbero pari.