La disciplina del diritto d’autore è "un processo in divenire, difficile, complicato, ma necessario", secondo il segretario generale dell’Agcom, Roberto Viola, che ha detto che l’autorità andrà avanti con il suo regolamento anche senza i chiarimenti legislativi del parlamento. "In Italia c’è una situazione paradossale, le norme sul diritto d’autore sono ferme a quelle di 70 anni fa", ha aggiunto Viola a un tavola rotonda organizzata dall’Università europea di Roma.
"Faremo una nuova audizione in Parlamento sul tema, la terza, tra un paio di settimana, poi ci sarà un passaggio con l’Unione Europea – ha aggiunto il segretario generale – Auspichiamo che dai parlamentari ci sia un chiarimento sul quadro delle norme primarie. Se ciò non dovesse avvenire, l’autorità sarà lasciata un po’ sola a decidere come calibrare questo testo e lo farà sulla base dei commenti della Commissione Europea". Il testo presentato dall’Agcom parte dal Digital millennium act americano e dalle direttive sul commercio elettronico europeo e cerca, ha spiegato Viola, "un giusto equilibrio tra le istanze del popolo della rete e le istanze degli autori, entrambi meritevoli di attenzioni".