Essere sempre raggiungibili sullo smartphone rende le nostre vite più o meno stressanti? Per il 44% degli americani l’impatto delle tecnologie mobili sulla vita quotidiana è positivo: l’utilizzo degli smartphone sempre connessi non viene vissuto come causa di una fastidiosa commistione di vita lavorativa e privata ma come un valido aiuto per migliorare il rapporto tra sfera professionale e familiare.
Il dato risulta da un sondaggio dell’operatore mobile Sprint, pubblicato in anteprima da FierceMobileIT e condotto intervistando un campione di adulti negli Stati Uniti. Il 44% afferma che poter essere costantemente connessi con l’ufficio tramite i device mobili ha reso la vita meno stressante.
Un altro 44% dichiara che la connettività always-on ha migliorato l’equilibrio tra vita personale e vita professionale; solo il 13% ritiene che la capacità di trovare un equilibrio tra le due sfere sia peggiorato a causa degli smartphone. Il 43% non nota cambiamenti rilevanti.
Ancora, il 75% del campione dichiara di gradire la flessibilità del lavoro da casa, resa possibile dalle tecnologie mobili. Una percentuale simile dice che la tecnologia mobile ha reso più semplice la vita lavorativa.
I risultati del sondaggio variano a seconda delle fasce di reddito. Il 26% degli americani con reddito basso (30.000 dollari l’anno o meno) sostiene che le tecnologie mobili hanno fatto ben poco per migliorare le loro vite, contro una media del 17%. Inoltre, il 58% degli americani con basso reddito pensa che le tecnologie mobili non modifichino il rapporto tra vita lavorativa e privata, contro il 43% della media generale.
“Ci piacerebbe vedere la connettività mobile diffusa in tutti i settori, non solo tra i professionisti e gli impiegati d’azienda. Per noi la connettività mobile è un importante fattore di miglioramento della vita lavorativa e questo miglioramento si può produrre anche nei lavori che si svolgono fuori dagli uffici”, ha commentato Walter Fowler, communications director di Sprint Enterprise.
Il sondaggio ha anche scoperto che, benché i device mobili siano sempre più essenziali negli ambienti di lavoro, i tradizionali Pc contano ancora molto: più dell’80% del campione rivela che il computer (desktop o portatile) è il principale strumento di lavoro.