Il Ceo di Vodafone Vittorio Colao interviene sul consolidamento del mercato delle Tlc europeo: condivide la decisione della Commissione europea che ha bocciato la fusione in Danimarca di TeliaSonera e Telenor, esprime perplessità sulla proposta acquisizione di O2 da parte di Three Uk in Gran Bretagna e rassicura sul merger italiano tra Wind e 3 che a detta del top manager otterrà il beneplacito dell’Antitrust.
Il timore dei regolatori europei che un consolidamento tra telco sullo stesso mercato – come in Italia, dunque – porti a un aumento dei prezzi per i consumatori è infatti infondato, sostiene il numero uno di Vodafone. “E’ una preoccupazione eccessiva”, ha affermato Colao, parlando col notiziario inglese Total Telecom ai margini del Mobile World Congress.
Quando valutano il possibile impatto di un accordo di fusione tra due aziende delle telecomunicazioni, i regolatori dovrebbero capire che il prezzo non è la stessa cosa che la spesa dei consumatori, ha spiegato Colao. In molti casi, i consumatori spendono solo il 3%-5% in più in cambio di un aumento di servizi mobili del 60%-70%, in altri casi non si arriva neanche a quel 3-5%. “A me sembra un ottimo affare. Dovremmo considerare il vantaggio complessivo per il consumatore”, secondo Colao.
Proprio la preoccupazione dell’impatto sul portafoglio per i consumatori ha spinto cinque mesi fa l’Antitrust Ue a bocciare i piani di Telenor e TeliaSonera di fondere le attività mobili in Danimarca. L’Austria viene spesso citata come esempio di mercato in cui i prezzi sono saliti dopo che Hutchison ha acquisito la filiale locale di Orange nel 2013. Colao smentisce: “I prezzi stanno scendendo ovunque, Austria compresa”.
Colao non è in generale critico verso le decisioni della Commissione sui merger: non ritiene la posizione dell’esecutivo Ue troppo aggressiva e riconosce che in Danimarca “esiste una certa struttura di mercato” che poteva suscitare i timori della Commissione di una riduzione eccessiva della concorrenza. Ma in Italia la situazione è differente e secondo Colao Wind e 3 otterranno il disco verde da Bruxelles. “Non vedo problemi”, ha detto. “L”Italia è un caso differente dagli altri. Lì la fusione avverrebbe tra il terzo ed il quarto operatore e ne risulterebbe uno grande come noi”.
Qualche appunto però il Ceo di Vodafone deve farlo sul mercato britannico. Qui pure le autorità, sia nazionali che europee, stanno valutando l’acquisizione di O2 (Telefonica) da parte di Three Uk (Hutchison), ma i due operatori mobili sono già coinvolti in accordi di network sharing con i player rivali e secondo Colao questo entra in conflitto con la legge sulla concorrenza. In Uk, infatti, i quattro operatori mobili (Vodafone, O2, EE, Three Uk) hanno unito le loro torri in due grandi network — uno usato da Three e EE e l’altro da O2 e Vodafone – per dividersi i costi delle infrastrutture; il merger tra O2 e Three rischia di sconvolgere l’equilibrio esistente e l’authority britannica Ofcom ha già segnalato la questione all’Antitrust europeo. Colao ha in più occasioni sostenuto che Three dovrebbe uscire dall’accordo di network sharing con EE mentre Three ha assicurato sia a EE che a Vodafone che onorerà gli accordi contrattuali esistenti.