Vincent Bolloré rafforza la propria quota in Vivendi e sale al 20% del capitale. Con una serie di operazioni, il suo Gruppo annuncia ad aver “superato la soglia del 20% del capitale e dei diritti di voto” della media company francese.
“Queste operazioni – si legge nella nota – riflettono la fiducia di Bolloré Group nel potenziale di sviluppo di Vivendi e la volontà di rimanere azionista di riferimento della società nel lungo termine”. Tenuto conto dei diritti di voto doppi che dovrebbero essere ottenuti entro l’aprile 2017, “il gruppo Bolloré dovrebbe detenere a quella data circa il 29% dei diritti di voto di Vivendi”.
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L’operazione del finanziere bretone, che tramite il Gruppo Vivendi detiene anche il 24,7% di Telecom Italia e l’8% di Mediobanca, non è però riuscita a togliere i riflettori dall’affaire Mediaset Premium, su cui si rincorrono con maggiore frequenze indiscrezioni su un nuovo accordo. Un’ipotesi risalita soprattutto dopo le ultime dichiarazioni dell’Ad di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, che si è detto “fiducioso” circa le possibilità di trovare un’intesa dopo il dietrofront di luglio.