I CONTI

Vodafone Italia a tutta “velocità”: i clienti 4G sfiorano i 3 milioni, fibra per un milione di famiglie

L’anno fiscale chiude con ricavi da servizi per 5.239 milioni, in flessione del 9,7% ma il trend è in miglioramento di trimestre in trimestre. Pesa il contesto macroeconomico fragile. Ricavi e utili in flessione anche per il Gruppo, ma Colao è ottimista: “Fiducia nel futuro”

Pubblicato il 19 Mag 2015

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Vodafone Italia chiude l’anno fiscale al 31 marzo 2015 con ricavi da servizi pari a 5.239 milioni di euro (-9,7%) “con un trend in continuo miglioramento negli ultimi trimestri, grazie alle buone performance nel 4G (con clienti saliti a 2,8 milioni) nel segmento Business e nella banda larga fissa”, spiega una nota. L’Ebitda è 1.958 milioni di euro. “La performance finanziaria risulta influenzata dal contesto macroeconomico fragile e da una pressione competitiva ancora molto intensa” sottolinea la società.

Nel primo anno del piano di investimenti Spring sono stati già investiti oltre 1,4 miliardi di euro. “Questo ha consentito di raggiungere l’84% della popolazione con rete 4G, per un totale di oltre 4.000 comuni, di cui 265 con rete 4G+ a 225 Mbps (dati aggiornati al 31 marzo 2015)” si legge nella nota. A sei mesi dall’avvio del piano per la costruzione della fibra Vodafone con tecnologia Fiber to the Cabinet (FttC), sono già stati installati oltre 5.000 Cabinet in 56 città italiane mentre a Milano e a Bologna, Vodafone offre il servizio in fibra con tecnologia Fiber to the Home (FttH) a 300 Mbps, per un totale complessivo di un milione di famiglie raggiunte.

Un aggiornamento dei dati al 30 aprile mostra che la copertura 4G ha raggiunto l’85% della popolazione, per un totale di oltre 4.200 città, di cui 300 in 4G+. I Cabinet installati sono 5.500 in oltre 60 città. Tornando ai conti dell’anno 2014-2015 sono cresciuti i ricavi da servizi a pacchetto (+6%) così come il numero di smartphone che ha raggiunto i 10,9 milioni su rete Vodafone (+15,3%). In crescita i ricavi da rete fissa, che si attestano a 885 milioni di euro (+4,5%), con 2,3 milioni di clienti, di cui 1,8 milioni a banda larga (+8% pari a 134.000 nuove linee nette).

Vodafone Group ha riscontrato segnali di stabilizzazione delle performance finanziarie nei suoi principali mercati europei anche se ha chiuso l’esercizio 2014-2015 al 31 marzo scorso con risultati in flessione. Il gruppo britannico ha registrato nell’esercizio un utile netto di 5,76 miliardi di sterline, in flessione rispetto ai 59,3 miliardi dell’anno scorso, quando però il conto economico aveva beneficiato di una plusvalenza da 48,2 miliardi legata all’accordo dal valore complessivo di 130 miliardi di dollari per la cessione a Verizon Communications del 45% detenuto nella joint venture statunitense Verizon Wireless.

L’utile operativo ricorrente, ossia al netto delle componenti atipiche e non ricorrenti, è invece calato del 19% a 3,51 miliardi a causa dell’impatto del programma di investimenti avviato per ammodernare le reti di telecomunicazioni nei maggiori mercati europei. L’Ebitda è risultato in crescita del 7,5% a 11,9 miliardi ed è previsto tra 11,5 e 12 miliardi per l’esercizio corrente, mentre i ricavi sono saliti del 10,1% a 42,2 miliardi. Al netto delle vendite di dispositivi di telefonia e degli effetti di operazioni di M&A, i ricavi sono però calati dell’1,6%.

Il gruppo ha registrato un incremento delle vendite nell’ultimo trimestre per la prima volta in quasi tre anni, aiutata dalle tendenze favorevoli nei mercati in cui è già presente e dalla crescente domanda di servizi di telefonia mobile 4G in Europa. Vodafone, secondo operatore di telefonia mobile del mondo, ha dichiarato che l’aumento dei ricavi nel quarto trimestre provenienti dai servizi di base dello 0,1 %, preceduti da dieci trimestri di declino, potrebbe fare in modo che i suoi guadagni complessivi potrebbero stabilizzarsi nel 2016.

“Abbiamo visto crescenti segnali di stabilizzazione in molti dei nostri mercati europei, sostenuti dai miglioramenti nell’attuazione delle politiche commerciali e dalla crescita molto forte del traffico dati”, ha commentato l’amministratore delegato Vittorio Colao, sottolineando anche il persistente “trend di buona crescita” nei mercati emergenti.

“In Europa, la copertura, 4G si estende ora a oltre il 70% della nostra impronta, e la qualità e l’affidabilità di voce sono migliorate notevolmente – ha spiegato il ceo – Ora arriviamo in 28 milioni di case con le nostre reti via cavo e in fibra di nuova generazione”. Colao guarda in prospettiva: “Abbiamo significative opportunità davanti a noi, con solo il 13% dei nostri clienti mobili europei con 4G, e la nostra quota di mercato nel settore dei servizi fissi solo frazionale rispetto alla nostra quota nella telefonia mobile”.

Vodafone, che nei mesi scorsi ha avviato con le risorse ottenute da Verizon un ampio programma di investimenti per migliorare la qualità e la velocità delle proprie reti e quindi affrontare la crescente concorrenza e arginare la flessione dei consumi in Europa, ha infine deciso di aumentare del 2% il dividendo a 11,2 pence, confermando così l’impegno ad incrementare ogni anno la remunerazione per gli azionisti.

Il manager ha poi detto che la permanenza del Regno Unito nell’Unione europea sarebbe positiva per Vodafone. “L’Europa necessita di un ampio mercato digitale per poter competere con America e Cina”, ha spiegato Colao. Il numero uno di Vodafone si è inoltre espresso sul consolidamento del settore, esortando le autorità britanniche ad adottare una posizione ferma nei confronti della proposta di acquisizione multimiliardaria di BT Group nei confronti dell’operatore di telefonia mobile EE. Il gruppo britannico chiede infatti ampie concessioni per rispondere ai timori sulla concorrenza.

Si tratta di un’operazione “che deve essere seguita con estrema attenzione”, ha commentato Colao. Secondo BT, dalla transazione con EE trarrebbero beneficio sia i clienti che le imprese.

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