Fabrizio Rocchio, direttore Technology di Vodafone Italia, lo aveva anticipato a novembre: la rete mobile tricolore avrebbe raggiunto i 300 Mbps di velocità. Oggi quella promessa è stata mantenuta. Si tratta ancora di una fase di test – anche perché i terminali che saranno in grado di sfruttare appieno le potenzialità dell’infrastruttura 4G+ non arriveranno prima della fine del 2015 – ma il delta tra la presentazione della nuova tecnologia e il suo effettivo roll out commerciale darà a Vodafone il tempo di spingere ulteriormente sui servizi broadband wireless. Per l’occasione, infatti, l’operatore rivedrà la propria strategia retail innalzando l’offerta dei negozi in franchise e dei flagship store (circa 700 in tutto il territorio nazionale) su un livello di categoria premium, lanciando anche un nuovo smartphone ad alte prestazioni e dal prezzo contenuto.
Vodafone sta raccogliendo i frutti del piano di investimenti Spring, che ha permesso alla rete 4G di evolvere rapidamente nel giro di pochi mesi. “Nel 2014 i comuni raggiunti erano 200, con il 25% della popolazione coperta. In poco più di un anno siamo arrivati a 4200 comuni (con il 4G+ disponibile in 300 comuni) e l’85% della popolazione raggiunta dal segnale”, ha spiegato Rocchio nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamattina all’interno del nuovo punto vendita di Milano, situato sulla Darsena. “Nel corso del 2015 offriremo il servizio al 95% della popolazione residente in 6500 comuni. Il 4G+ sarà disponibile in 500 comuni”.
Non si parla solo di aree metropolitane. Per Rocchio garantire il miglior segnale possibile anche nelle località turistiche è fondamentale. “Il fenomeno viene spesso sottovalutato, ma è in vacanza che i clienti utilizzano maggiormente la connessione dati. Ed è nelle località turistiche che il 4G conosce la massima penetrazione, con punte superiori al 35% in comuni come Forte dei Marmi, Alassio, Sirmione. Nel 2014 erano 1100 i siti Vodafone abilitati al 4G, con la copertura di 300-350 comuni turistici. Questa estate i comuni serviti saranno compresi tra le 800 e le mille unità”. Mentre per quanto riguarda l’estero, Rocchio ha ricordato che Vodafone è presente con le reti Lte in 12 Paesi (a cui a breve si aggiungerà anche l’Albania), con una copertura media del 70% della popolazione, e tramite gli accordi di roaming con altri operatori il servizio è disponibile in 54 mercati in tutto il mondo.
Il 4G+ sarà la tecnologia di riferimento per le telecomunicazioni fino al 2020, quando dovrebbe entrare in gioco il 5G, con velocità di trasmissione dati nell’ordine dei Gbps. “Parliamo di una transizione che impone un cambiamento anche in termini di progettazione della rete, che punterà sempre si più sulle microcelle”, ha detto Rocchio. “Collegate ai pali della luce, con qualche decina di metri di raggio d’azione, offriranno ai device una capacità quasi dedicata. Ma dovremo anche lavorare sullo spettro, adoperando frequenze non necessariamente riservate per abbinarle, là dove viene richiesta maggiore capacità, a quelle proprietarie”.
Ma, come anticipato, per Vodafone evoluzione non significa solo potenziamento della rete. Anche se il mercato italiano non dà segni di incertezza per quanto riguarda le vendite di smartphone, in continua crescita soprattutto rispetto agli handset tradizionali, Gianluca Corti direttore divisione Consumer di Vodafone Italia, ha intenzione di abbattere ogni possibile barriera che possa rallentarne la diffusione. Nasce così il concetto di Casa del 4G, il nuovo concept secondo cui sarà declinato il network dei punti vendita e assistenza. “Diverranno la destinazione ideale di clienti e potenziali clienti che potranno testare i telefoni, ricevere assistenza qualificata anche sulle questione tecniche relative ad hardware, software e sistemi operativi, oltre a servizi di prima classe e offerte personalizzate”.
Corti ha pure presentato il nuovo smartphone brandizzato, il Vodafone Smart Prime, disponibile dal 20 maggio. È un prodotto di fascia alta per quanto riguarda le prestazioni (sistema operativo Android 5.0 Lollipop, processore Qualcomm Snapdragon Quad-core da 1,2 GHz, fotocamera da 8 Megapixel, 8GB di memoria interna), ma dal costo accessibile, 149,99 euro. Il prezzo è sensibilmente superiore a quello del modello precedente, il 4G Smart Turbo, lanciato a novembre a 99 euro. Ma gli italiani sembrano essere disposti a pagare di più, pur di avere telefoni con prestazioni all’altezza delle reti LTE. “I nostri dati”, ha precisato Corti, “ci dicono che i consumatori spendono in telefonini più di prima, con un incremento medio del prezzo unitario del 10%”.