Intel ha chiuso il terzo trimestre 2010 (terminato il 27 marzo) con
un utile netto di 2,4 miliardi di dollari e un utile per azione
pari a 43 centesimi per azione, rafforzando la speranza di una
ripresa del settore tecnologico.
La società americana produttrice di chip registra un incremento
del 7% su base trimestrale e del 288% su quella annuale.
Nello stesso periodo dello scorso anno, gli utili si fermavano
infatti a 629 milioni di dollari, con il valore di ogni azione pari
a 11 centesimi.
L'ottimo risultato è attribuito dall’azienda soprattutto ai
forti volumi di vendita di processori per Pc e processori per il
mercato server (a gennaio sono usciti i nuovi chip Core i3, Core i5
e Core i7 per laptop e desktop, seguiti dai nuovi Xeon 5600 per
server a metà marzo) ed è nettamente al di sopra delle attese
degli analisti finanziari, che avevano previsto un utile netto di
2,13 miliardi di dollari, pari a 38 centesimi per azione.
“Gli investimenti che stiamo facendo nelle tecnologie più
avanzate ci stanno fornendo le linee di prodotti più competitive
della nostra storia – ha commentato il presidente e Ceo di Intel
Paul Otellini –, questi prodotti leader, insieme alla crescente
domanda a livello globale e al protrarsi della nostra eccezionale
performance, hanno dato come risultato il migliore trimestre di
sempre. Guardando al futuro, siamo ottimisti sul nostro business,
poiché i prodotti Intel sono parte di una varietà di nuovi ed
entusiasmanti segmenti di mercato”.
In salita anche i ricavi che si sono attestati nei primi tre mesi
dell’anno a 10,3 miliardi, in lieve calo del 3% rispetto al
quarto trimestre 2009, ma in forte crescita del 44% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno, contro le previsioni degli
analisti di 9,85 miliardi.
Positive anche le attese per il trimestre attualmente in corso: la
società si aspetta ricavi per 10,2 miliardi di dollari, con una
forbice più o meno di 400 milioni di dollari. Il gross margin è
stimato intorno al 64% (con un'incertezza di due punti
percentuali).
Intel ha spiegato che la domanda per i prodotti di fascia alta è
elevata e che le aziende stanno tornando a spendere. La tecnologia
a 32 nanometri è stata una svolta positiva. Secondo la società, i
Tablet si riveleranno vincenti come i netbook due anni fa. Entro
fine anno arriverà il chip Intel Moorestown, anche per i tablet.