Mai il Web si era interessato alla Volkswagen come negli ultimi giorni. Lo scandalo sui controlli “truccati” ai gas di scarico di milioni di autovetture della casa di Wolfsburg in tutto il mondo ha generato un flusso importante di notizie, di post e di tweet sul web, che hanno contribuito a far colare a picco la web reputation della casa automobilistica. A fotografare la situazione è IlSocialPolitico.it, “social magazine” che indaga sull’attività 2.0 di politica, istituzioni, influencer e fenomeni sociali, e che nello specifico ha raccolto i dati tra il 21 e il 24 settembre.
“Utilizzando Google trend possiamo vedere come nei giorni dello scandalo le ricerche su Volkswagen siano state circa il doppio rispetto all’ultimo anno – si legge in una nota -. In una scala che va da 0 a 100 rileviamo come nei giorni in cui è uscita la notizia il volume di ricerche su ‘Volkswagen’ era al massimo livello, pari a 100, contro una media di circa 50 nell’ultimo anno”. I termini di ricerca più correlati alla parola “Volkswagen” sono stati “scandalo” e “borsa”. Nella settimana in cui è uscita la notizia delle emissioni taroccate dalla Volkswagen su Google sono state pubblicate una media di circa 56.300.000 notizie al giorno riguardanti la vicenda
Il picco di messaggi sul “dieselgate” si è registrato su Twitter il 21 settembre, con il tema che è rimasto in Italia nella classifica degli argomenti più discussi per circa 8 ore, risultando così il secondo topic trend. Ancora più discusso il tema in Germania: “il 23 settembre “Abgaswerte” (Valori dei gas di scarico) è stato in secondo argomento più discusso nella twitter-sfera tedesca – spiega IlSocialPolitico – Il giorno prima invece è stato #dieselgate a manipolare l’attenzione degli utenti tedeschi come principale argomento su Twitter. Come ci si poteva immaginare il sentiment della stragrande maggioranza di questi messaggi è stato fortemente negativo. I termini più correlati alla parola Volkswagen sono stati scandalo, emissioni e ambiente. Il personaggio più citato e criticato sull’argomento è stato il ceo di Volkswagen, Martin Winterkorn”.
Quanto a Facebook, “abbiamo provato a monitorare gli account aperti dalla Volkswagen per vedere la reazione degli utenti dopo il dieselgate – spiega il social magazine – Il profilo facebook di Volkswagen nei giorni della bufera ha postato un solo messaggio nel quale è pubblicato un comunicato con cui la casa tedesca prova a rassicurare i suoi clienti. Questo post è stato apprezzato dagli utenti che hanno rilasciato 700 commenti molti dei quali di sostegno all’azienda automobilistica. Il post in questione ha ottenuto 2918 mi piace e 1110 condivisioni, riuscendo così ad arginare, almeno in parte, il crollo d’immagine”.