Alla ricerca di una mobilità urbana sostenibile non sono state poche negli ultimi anni le proposte, anche bizzarre, che hanno cercato di dare una nuova impostazione al mercato. Ma trovare una valida alternativa a un’invenzione che ormai ha quasi 150 anni, l’automobile, non è impresa semplice. Oggi ci prova Kuniako Sato, ingegnere ventiseienne giapponese titolare della startup Cocoa Motors, che andando oltre i concetti proposti da Segway prima e Winglet (il robot-scooter a due ruote creato da Toyota nel 2008) poi, prosegue sulla strada del trasporto personale enfatizzando la compattezza dell’hardware.
E WalkCar – questo il nome del nuovo dispositivo – di Sato porta l’idea su un piano estremo, visto che è di dimensioni talmente ridotte che può essere riposto in uno zaino o in una qualsiasi borsa per laptop. In effetti il prototipo in alluminio, già perfettamente funzionante, somiglia più a un computer portatile che a una vettura, con i suoi 3 kg di peso e una superficie di circa 30×40 cm. Lo spessore? È paragonabile a quello di uno skateboard. Con la differenza che WalkCar, grazie alle sue batterie al litio e a un motore elettrico ultracompatto è in grado di sopportare fino a 120 kg di passeggero portandolo a spasso per 12 km a una velocità massima di 10 km all’ora dopo solo tre ore di ricarica. Il sistema genera abbastanza potenza anche per permettere all’utente di spingere carichi esterni, come per esempio le sedie a rotelle dei disabili.
Utilizzarlo è semplice: è sufficiente salire sulla piccola piattaforma per attivarne il movimento, spostando poi il peso a destra e a sinistra per orientarne la direzione e farla girare. Posati i piedi per terra, il WalkCar, che è attrezzato per superare anche piccoli ostacoli e asperità del terreno cittadino, si arresta immediatamente.
L’idea di Sato nasce dalle ricerche effettuate nell’ambito della propulsione elettrica per il settore automotive. “Ho pensato: perché non provare a rendere trasportabile lo stesso sistema di trasporto?”, spiega l’inventore. “Questo permetterebbe di superare soluzioni più ingombranti come Segway e Winglet”, che sul mercato non sono mai riuscite a ottenere i riscontri sperati. “Ho realizzato il prototipo incitato da un amico, mentre mi occupavo di sistemi di controllo per auto elettriche”, racconta Sato, specificando che è già pronto a passare dalla produzione artigianale a quella industriale. In autunno infatti i primi clienti potranno prenotare il proprio WalkCar per un prezzo di circa 100 mila yen (poco più di 700 euro) sul noto sito di crowdfunding Kickstarter, mentre la distribuzione inizierà nella primavera del 2016. “Forse è solo il mio modo di vedere, ma credo che gli Stati Uniti siano la patria delle nuove idee e dei nuovi prodotti, mentre il Giappone è di solito il luogo dove queste idee e questi prodotti si limitano a crescere e migliorare. In questo caso, invece, un prodotto giapponese totalmente nuovo, costruito dal nulla, dimostra che anche noi possiamo fare vera innovazione”, dice Sato.