Il mercato dei tablet si è ristretto: dall’arrivo dell’iPad nel 2010, con l’idea che i tablet avrebbero sostituito completamente i pc, a oggi, la crescita si è fermata e i numeri si sono ridotti sino ad arrivare a un volume il lieve declino comunque dominato da iPad di Apple: il più costoso e performante.
Google, Samsung e Amazon non sono riuscite a impensierire Tim Cook, che ha invece fatto crescere la linea di tavolette di Apple arrivando agli attuali cinque modelli con due sistemi diversi per alimentazione e connessione (Lightning e Usb-C). Un mondo ridotto e in sostanza in mano a un solo produttore, almeno sino ad ora. Perché la più grande catena al mondo, Walmart, sta cercando di occupare lo spazio lasciato libero da Apple alla base del mercato con tre “pezzi” sotto i cento dollari dalle caratteristiche interessanti.
Walmart ha presentato tre tablet Android con il marchio Onn: un modello da otto pollici a 64 dollari, uno da 10,1 pollici a 79 dollari e un terzo da 99 dollari delle stesse dimensioni ma con la tastiera staccabile. Da meno di un terzo fino a un quindicesimo del prezzo degli iPad attualmente in commercio.
Il sistema operativo dei tablet Onn come detto è Android, che in verità sinora non ha mai brillato nella versione per tablet, con 16 Gigabyte di storage e la promessa di almeno 5 ore e mezza di autonomia.
Walmart sta giocando una partita più ampia che non semplicemente mettere in commercio tre tablet: sta infatti cercando di rivitalizzare tutte le sue attività nel settore elettronico e, se dovesse riuscire, potrebbe dare una spinta al settore dei tablet che è in lento declino dal 2018, secondo le tabelle realizzate da Strategy Analytics.
Walmart ha già iniziato ad attaccare altri segmenti dei prodotti più forti di Apple, ad esempio quello delle cuffie in-ear bluetooth, cioè gli AirPods: Walmart vende il suo modello da 39,88 dollari, circa un quarto del prezzo della versione base di Apple negli Usa.
Il punto di forza per Walmart è la capillare distribuzione e ovviamente il prezzo molto basso, che consente alla catena di giocare la carta della relativa qualità di prodotti economici grazie a una produzione su grande scala. Il problema di fondo però sarà capire se anche la qualità del servizio pre e post vendita sarà all’altezza o se si tratterà solo di una ondata di prodotti economici, paragonabili ai fallimentari tablet e smartphone realizzati da Amazon alcuni anni fa che non hanno mai conquistato quote di mercato significative rispetto agli iPad e iPhone.