Ibm Watson entra da docente nella Academy della Scuola Holden. In rampa di lancio da quest’anno un progetto innovativo per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale durante le lezioni: il sistema di AI affiancherà gli studenti, facilitando lo studio e offrendo nuove opportunità di apprendimento. Si tratta di una svolta tecnologica per la Scuola fondata da Alessandro Baricco ed entrata, dall’inizio del 2019, nel gruppo Feltrinelli. La collaborazione triennale punta a integrare la tradizione umanistica e lo sviluppo tecnologico.
Una selezione di contenuti, testi e voci verranno raccolti durante le lezioni e saranno analizzati usando il meglio delle tecnologie oggi disponibili – come Ibm Watson Tone Analyzer, Ibm Watson Personality Insights, Ibm Watson Natural Language Understanding e Ibm Watson Speech to Text – ed esplorati attraverso mappe concettuali navigabili, realizzate con i servizi Watson Discovery.
L’obiettivo è ampliare le opportunità di conoscenza e di apprendimento, visto che le soluzioni di intelligenza artificiale sono ormai in grado di riconoscere e analizzare qualsiasi tipo di contenuto: da quelli strutturati, quali testi, romanzi, racconti e spiegazioni, a quelli non strutturati, quali immagini, foto e registrazioni sonore.
Ibm e Holden, alleanza nel machine learning
Nello specifico, durante i tre anni di Academy, Ibm Watson Discovery applicherà le ultime scoperte nell’ambito del machine learning, comprese le capacità di elaborazione del linguaggio naturale, e potrà essere “addestrato” per analizzare qualsiasi tipo di informazione. L’intelligenza artificiale di Ibm si affiancherà agli studenti, elaborerà le lezioni e ciò che gli studenti scriveranno e produrrà delle mappe concettuali.
L’AI fornirà spunti di approfondimento, sottolineerà le connessioni nascoste tra argomenti, concetti e tematiche e individuerà ruoli semantici, tono e personalità degli autori. Ibm Watson offrirà agli studenti nuove chiavi di lettura e nuove modalità per interpretare i contenuti.