L’emergenza coronavirus non ha fermato la crescita del mercato degli wearable, che nel primo trimestre 2020 ha registrato una crescita del 29,7% con 72,6 milioni di unità vendute. A evidenziarlo sono i dati del “worldwide quarterly wearable device tracker” di Idc, secondo cui la crescita è dovuta soprattutto a un avanzamento di auricolari e braccialetti per il fitness, mentre per gli smartwatch si è registrato un rallentamento.
A dare sprint al mercato ha contribuito, secondo Idc, anche il lancio del Fitbit Charge 4, che ha esordito con una politica di prezzo aggressivo per affrontare la concorrenza di Xiaomi e Huawei. Il settore degli wristband ha registrato in generale un +16% da gennaio a marzo, mentre ben più sostanziosa è stata la crescita degli auricolari, con un +68.3% che li porta a rappresentare da soli il 54.9% del mercato wearables.
“Questa categoria ha dimostrato una grande resilienza alla crisi causata dal Coronavirus – spiega Jitesh Ubrani, research manager di Idc Mobile Device Tracker – Gli utenti hanno continuato ad acquistare questi dispositivi non soltanto per la riproduzione audio, ma anche come aiuto per il miglioramento della produttività, dal momento che in molti sono stati costretti a lavorare da casa e gli auricolari in queste situazioni sono utili per ridurre le distrazioni dovute ai rumori circostanti mentre si rimane connessi ai propri smartphone e ai propri smart assistant”.
La crisi economica si è invece fatta sentire sui risultati delle vendite degli smartwatch, che però non ha riguardato tutti i produttori: infatti Huawei, Garmin e Huami hanno contato su vendite in positivo soprattutto grazie all’espansione in Usa, Europa e paesi asiatici fuori dalla Cina.
“La pressione verso il basso del mercato è destinata ad acuirsi nel prossimo trimestre – spiega Ramon T. Lamas, ricercatore del team Idc – e questo darà alle aziende il tempo di studiare una strategia per limitare i danni e allinearsi ai bisogno degli utenti. Una buona strategia potrebbe essere ad esempio quella di puntare sulle funzionalità legate al fitness, che in questo periodo è una delle priorità per i consumatori”
Quanto infine alle quote di mercato, a dominare è sempre Apple, con un market share del 29.3% e 21.2 milioni di unità vendute. A seguire Xiaomi, poi Samsung, Huawei e Fitbit, in calo del 26,1% a causa del blocco della produzione subito in cina durante l’emergenza Covid-19.