Uno punto di contatto online a cui i cittadini che si sentono discriminati da informazioni sul loro conto pubblicate sul web che non rispondano alla realtà possono rivolgersi per capire come farsi riconoscere le proprie ragioni, realizzando uno screening della propria identità digitale. Un’iniziativa utile per combattere fenomeni come il cyberbullismo o le distorsioni create da un uso sconsiderato o doloso degli user generated content sul web. E’ questo il senso della sperimentazione dello “sportello web reputation”, iniziativa ideata dai Co.re.com di Abruzzo, Lazio e Marche in collaborazione con la società Reputation manager e il patrocinio gratuito di Agcom.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella sala Angrisani della sede Agcom, a Roma, e nasce dalla volontà di valorizzare il proprio patrimonio di competenze e conoscenze per dare vita a una campagna di sensibilizzazione, promuovendo le buone pratiche per un uso responsabile di Internet soprattutto tra i minori.
In pratica lo sportello online si propone di raccogliere le richieste di informazioni e chiarimenti dei cittadini in merito a contenuti che ritengono lesivi della loro reputation. “Ma lo sportello – spiega Andrea Barchiesi, Ceo di Reputation Manager, la società che ha messo a disposizione le proprie forze per la realizzazione del progetto, e che ha al suo attivo più di 500 progetti di gestione della web reputation per aziende, istituzioni e organizzazioni nazionali e internazionali – servirà anche per effettuare una ricognizione complessiva e una valutazione delle casistiche più significative, per individuare quali sono i fattori a più alto grado di criticità per i minori che navigano in rete, e dare ai cittadini risposte precise rispetto a ciò che dovranno fare per tutelare la loro reputazione online”.
“Questa iniziativa è la dimostrazione di una positiva ed efficace sinergia tra Agcom e Corecom – afferma in apertura della presentazione del progetto Francesco Sclafani, segretario generale di Agcom – Quello del Web è un mondo che sta entrando sempre più a far parte della nostra vita di tutti giorni, e di cui anche il legislatore inizia ad occuparsi, come dimostrano i disegni di legge all’esame del Parlamento sull’accesso a Internet e sul cyberbullismo, o la carta dei diritti e dei doveri della rete promossa dalla presidenza della Camera dei Deputati – Internet è ormai uno degli ambienti fondamentali per lo sviluppo della persona. Per questo sarà sempre più importante garantire i diritti di tutti, e il rispetto di tutte le identità digitali. Per questo sarà fondamentale fornire alle famiglie gli strumenti perché i loro ragazzi possano muoversi consapevolmente online”.
“Considero questo sportello come uno strumento per la vita civile, come un aiuto per la vita insieme – commenta Angelo Marcello Cardani (nella foto), presidente Agcom – Le vittime predestinate degli abusi sul web sono spesso i meno avvertiti, le fasce più deboli, come i ragazzini, i minori. In passato si sono registrati anche casi di suicidio derivanti dalla pressione psicologica creata da contenuti personali pubblicati sul web. E’ necessario proteggere i ragazzi da queste dinamiche, e per questo credo che uno sportello di questo tipo sia uno strumento di civiltà particolarmente importante, perché si indirizza tutti, e si presto a un uso particolarmente produttivo, quello della tutela degli elemento meno tutelati e protetti, i giovani. Per il momento siamo in fase di esplorazione – conclude Cardani – poi vedremo come il progetto potrà essere allargato sul territorio”.
“Come Co.re.com. vogliamo incidere, vogliamo mettere a disposizione la nostra grande esperienza di confronto con la base, grazie al quale possiamo avere un quadro delle criticità significativo – afferma Filippo Lucci, presidente del Corecom Abruzzo, presentando l’iniziativa anche a nome dei colleghi del Lazio, Michele Petrucci, e delle Marche, Pietro Colonnella – Ci occupiamo principalmente di tutela dei minori attraverso le TV locali, e delle conciliazioni legate ai problemi riscontrati dai cittadini nel campo della telefonia mobile e fissa. La nascita di questo sportello significa voler incontrare il disagio, le criticità, mettere un piccolo mattone per contribuire alla crescita della consapevolezza dei cittadini sull’uso e le dinamiche della rete”.
“La polizia e le forze dell’ordine non sono una variabile indipendente in questo progetto, che salutiamo con soddisfazione – afferma Roberto Sgalla, direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato – Quando si andranno a esaminare i profili penali il destinatario delle denunce saremo noi. E’ anche vero che troppe volte in passato si è pensato che ricorrere al penale avrebbe potuto risolvere tutti i problemi, ma è anche vero che un termine chiave in questo campo è ‘consapevolezza’. Purtroppo sull’uso e sulle dinamiche della comunicazione via Web ce ne è ancora poca, e per questo sono benvenute iniziative di sensibilizzazione come quella che si presenta oggi. Basti pensare che oltre ai fenomeni penalmente rilevanti spesso si assiste anche a fenomeni opposti, come la libertà di critica che viene stigmatizzata dai personaggi pubblici come una violazione di un diritto. Negli ultimi anni i reati tradizionali sono costantemente in diminuzione – conclude Sgalla – ma dobbiamo spettarci che quelli informatici si svilupperanno con grande velocità-. Per questo crediamo molto a tutte le attività che possono aiutare a prevenire, formare ed educare”.