FISCO

Web tax, in Italia gettito in crescita del 30% a 390 milioni

I dati forniti dal ministero dell’Economia in risposta all’interrogazione del deputato M5S Emiliano Fenu: 8 euro su 10 provenienti da imprese con sede all’estero

Pubblicato il 26 Lug 2023

web-tax

La web tax ha fruttato alle casse dello Stato italiano 390 milioni di euro nel 2022. Lo ha indicato il ministero del Tesoro in risposta a un’interrogazione posta da Emiliano Fenu del M5S, in commissione Finanze alla Camera.

Il gettito è generato per 8 euro su dieci da imprese straniere, e – tra le varie voci che danno luogo all’imposizione (pubblicità online, servizi di intermediazione tra utenti, trasmissione dati degli utenti) – principalmente dal canale pubblicitario.

Il risultato del 2022 (anno di dichiarazione 2023) è superiore di quasi +31% ai 298 milioni del 2021. Nel 2020 era stato di 240 milioni.

Web tax, dall’Irlanda un terzo del gettito  

L’imposta sui servizi digitali, disciplinata in origine dalla Manovra del 2018, è una tassa del 3% sui ricavi dai servizi digitali forniti dalle imprese con turnover globale di almeno 750 milioni, di cui 5,5 milioni in Italia. Il dato fornito dal ministero dell’Economia e delle Finanze è aggiornato al 20 luglio del 2023.

Se si guarda alla provenienza del gettito fiscale, tolti i 48 dichiaranti italiani, gli Usa dominano con  45 ricorrenze per un ammontare di 34 milioni. Ma in termini di volumi è l’Irlanda – sede di molte multinazionali del web – la prima fonte del gettito fiscale, quasi 130 milioni. Nel complesso l’80% dell’imposta dichiarata è riconducibile a soggetti non residenti, ha fatto sapere il Tesoro.

L’Italia ha bisogno di una nuova tassa digitale?

Non è soddisfatto il deputato Fenu che teme che la digital tax, introdotta per la prima volta dal Governo Conte nel 2018, sia destinata a scomparire con questo Governo. Al contrario, il parlamentare del M5S ritiene che la tassazione dell’economia digitale vada rafforzata: “Da quanto affermato dal ministero dell’Economia alla mia interrogazione emerge un dato emblematico – ha dichiarato – : le grandi imprese del web pagano all’estero le tasse ordinarie, quelle che versano la maggioranza dei cittadini, sugli utili conseguiti in Italia con i soldi degli italiani. Ecco perché è urgente disegnare una nuova tassazione dell’economia digitale”.

“Se non lo facciamo”, ha continuato, “continueremo a trasferire all’estero le risorse che ci servono per sostenere la spesa pubblica, continueremo a tassare sempre i soliti noti: lavoratori, pensionati, piccole imprese. Ecco perché”, ha concluso Fenu, “non abbiamo votato la delega fiscale del Governo, perché non prevede nessuna nuova tassazione dell’economia digitale ma fa pagare il conto ai soliti noti di cui sopra”.

L’Europa ferma alla global minimum tax

Lo scorso dicembre in Ue è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale europea la direttiva sulla Global minimum tax, che garantisce un’aliquota d’imposta effettiva minima per i grandi gruppi multinazionali. Gli Stati membri dovranno dare attuazione alle nuove norme entro il 31 dicembre 2023.

La direttiva prevede norme sulle modalità di calcolo dell’aliquota fiscale minima effettiva del 15% affinché questa sia applicata con correttezza e coerenza in tutta l’Ue.

La direttiva si applicherà ai gruppi di imprese multinazionali e ai gruppi nazionali su larga scala nell’Ue con ricavi finanziari complessivi superiori a 750 milioni di euro l’anno. Si applicheranno a qualsiasi grande gruppo, nazionale o internazionale, che abbia la società madre o una controllata in uno Stato membro Ue.

Se il Paese in cui ha sede la società controllata non impone l’aliquota minima effettiva, è previsto che lo Stato membro della società madre applichi un’imposta complementare. La direttiva garantisce inoltre un’imposizione effettiva nei casi in cui la società madre sia situata al di fuori dell’Unione europea e in un Paese segnato da una tassazione limitata che non applica norme equivalenti.

Formalmente la digital tax resta fuori dalla minimum tax dato che la tassa sulle big tech fa parte, di fatto, del primo pilastro della tassa Ocse sul quale però non c’é ancora un accordo tra Usa e Ue. L’Europa ha tuttavia fatto sapere che, in assenza di intesa internazionale, procederà da sé sulla tassa che tocca le big tech.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati