Google ha passato per tre anni dati personali e mail dello staff di Wikileaks alle autorità americane, commettendo una “grave violazione della privacy e dei diritti dei giornalisti”.
E’ quanto denuncia il fondatore del sito Wikileaks, Julian Assange, in una lettera in cui racconta di aver ricevuto una comunicazione da Google il 24 dicembre scorso, nella quale il colosso americano informava di aver passato dal 2012 mail e indirizzi IP di tre collaboratori, su disposizione di un giudice federale. “Siamo rimasti stupiti e turbati dalla notizia”, scrivono gli ‘intercettati’, nella lettera firmata anche da Assange e da un avvocato, in cui chiedono chiarimenti e ricordano che Twitter negò simili richieste.
Le indagini su Wikileaks vanno avanti dal 2010, quando iniziò la pubblicazione di centinaia di migliaia documenti militari riservati sulle guerre in Iraq e in Afghanistan, cui seguirono i cablogrammi del governo americano: documenti top-secret, con informazioni confidenziali inviate dalle ambasciate Usa di tutto il mondo al Dipartimento di Stato. Una valanga di materiale fornito ad Assange dall’ex soldato americano Bradley Manning, condannato a 35 anni di carcere.