La società statuintense di gestione dei domini everydns.net ha
rimosso dalla Rete l'indirizzo Wikileaks.org "a causa
della massiccia offensiva di pirateria informatica".
"I servizi per il dominio di Wikileaks sono terminati in base
alle regole sul corretto usodei servizi, a causa di una serie di
attacchi informatici che potrebbero mettere a rischio l'accesso
agli altri 500mila siti gestiti", recita una nota emessa
dall'azienda. Prima di everydns.net, anche Amazon.Com e Tableau
Software (la compagnia che aveva realizzato e pubblicato i grafici
dei cablogrammi diplomatici Usa) avevano deciso di rimuovere il
sito dai propri sistemi. Violazione del contratto riguarda
l'uso "responsabile" degli strumenti è la
motivazione avanzata da Amazon.com che ha smentito le voci secondo
cui il sito sarebbe stato rimosso a causa di pressioni politiche o
attacchi informatici "respinti con successo", puntualizza
la società.
Tableau Public ha invece sottolineato che "la decisione non è
stata facile" e che è stata presa perché " Wikileaks
non aveva il diritto di divulgare quei file". La società ha
però ammesso che nella decisione ha avuto il sup peso la pressione
esercitata da Joe Lieberman, presidente della Commissione del
Senato americano sulla sicurezza nazionale.
Il sito fondato da Julian Assange haperò trovato nuova ospitalità
in un server localizzato in un bunker sotto una montagna della
Svezia. OVH, il server francese di Wikileaks, ha annunciato oggi
che si rivolgerà alla giustizia per sapere se è legale o no
ospitare il sito sul territorio della Francia. Il ministro francese
dell'Industria e dell'economia digitale, Eric Besson, ha
chiesto al Consiglio generale dell'Industria e delle tecnologie
di impedire che i server transalpini ospitino Wikileaks.