INFRASTRUTTURE

Wind, otto offerte per le torri

Prime proposte non vincolanti (per quelle definitive tempo fino a dicembre). Tra le altre quelle di EiTowers, American Tower, Abertis e F2i

Pubblicato il 12 Nov 2014

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Sul tavolo di Banca Imi e Hsbc, advisor per la cessione delle Torri di trasmissione di Wind, sono già arrivate otto offerte non vincolanti, tra le quali quelle di EiTowers, American Tower, Abertis e F2i. Le offerte vincolanti dovranno essere invece presentate a dicembre, per un deal che può contare su una valutazione complessiva che si aggira attorno ai 700 milioni di euro.

L’operatore controllato da Vimpelcom può contare su 13mila siti di antenne, e ha intenzione operare un sale and lease back che dovrebbe portarne sul mercato una quota tra il 40% e il 50%, indicativamente tra le 5 e le 6mila.

Tra i soggetti più attivi sul mercato, scrive il sole24ore, c’è sicuramente Ei Towers, società delle torri di Mediaset, e Abertis, che a maggio aveva già rilevato TowerCo, ex società di Atlantia che controlla 306 torri di trasmissione Tlc e broadcasting. Quanto a F2i, l’azienda guidata da Renato Ravanelli ha cercato un alleato di peso e secondo le indiscrezioni potrebbe contare su un accordo con il gigante del private equity statunitense Providence.

Quello attuale è il secondo tentativo per Wind di separare le torri: la prima volta l’idea era stata di Luigi Gubitosi, che avrebbe voluto unire le infrastrutture di Wind con quelle di 3: progetto che non andò mai oltre la fase di studio iniziale.

Grazie agli incassi che deriveranno dalla cessione di una parte delle 13mila torri dell’operatore mobile, si legge sul Sole, sarà tra l’altro possibile abbattere i debiti della società, nati ai tempi in cui Naguib Sawiris acquistò la società da Enel.

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