Dopo aver dato vita al primo operatore della telefonia mobile ora Wind Tre lancia la sfida al segmento business. La nuova realtà italiana del settore, guidata da Maximo Ibarra e nata dalla joint-venture paritetica tra CK Hutchison e VimpelCom (ora Veon), conta oggi su più di 31 milioni di clienti e su oltre 2,7 milioni di clienti fissi Infostrada e da gennaio ha varato una struttura chiamata Business & Wholesale, la cui guida è stata affidata a Paolo Nanni, manager di 45 anni che in pochi anni punta a far diventare Wind Tre uno dei riferimenti del settore business.
“Il mercato della telefonia in generale vale 24 miliardi e di questa cifra il segmento business rappresenta circa il 35% – spiega Nanni – Wind Tre è una nuova realtà già leader sul mercato residenziale e nell’arco di 3-5 anni abbiamo previsto un piano di crescita importante e abbiamo individuato tutte le leve per poter raggiungere questo obiettivo”.
Le basi per questa sfida in parte risiedono nelle opportunità derivanti dalla fusione tra Wind e 3: una copertura di rete più capillare, economie di scala e l’unione di due reti di vendita già efficaci e agguerrite. In generale, il nuovo team avrà il compito di gestire un mercato di riferimento che conta più di 1,2 milioni di aziende, dalle piccole e medie fino quelle di grandi dimensioni, ma anche la pubblica amministrazione. “Ci sono tre asset per poter affrontare il mercato: prezzo, prodotto e livello di servizio – spiega Nanni ad MF – Nel primo caso Wind Tre è ormai riconosciuto come marchio conveniente; punteremo su un’offerta cosiddetta no-frills, chiara e trasparente e poi faremo leva su un livello di customer care molto alto.
Quanto invece al prodotto, l’accordo con Open Fiber (che porterà la fibra con la tecnologia Ftth) “ci permetterà anche di essere competitivi dal punto di vista infrastrutturale. Già nel 2018 ci aspettiamo ci sia una copertura importante del territorio con un numero elevato di aziende che potranno potenzialmente connettersi”. Dal punto di vista tecnologico, invece, il gruppo punterà su una serie di partnership con soggetti altamente specializzati in modo da offrire ai clienti soluzioni da poter aggiungere all’offerta base. “Il nostro ruolo come telco innovativa ce lo giochiamo anche facendo sistema con enti di ricerca nazionali ed internazionali – aggiunge Nanni – Oltre che con il mondo accademico, con incubatori e acceleratori per la realizzazione di progetti ad ampio respiro che spaziano dall’e-health all’analisi dei Big Data. Grazie anche all’espansione del connected cloud e della smart connectivity, l’Internet delle Cose è il principale framework che stiamo sviluppando come evoluzione del tradizionale machine-to-machine, in cui Wind Tre vanta una grande esperienza con un numero consistente di sim già attive”.
Insomma, quella che Nanni ha davanti è un sfida importante, ma il gruppo sembra avere le armi per affrontarla. “Alla fine gli obiettivi sono frutto di strategie ed execution; prima o poi, con tempi diversi a seconda di quanto sei bravo, riesci a raggiungerli”. spiega. Il manager però sottolinea più volte che quello che davvero fa la differenza è il fattore umano. “Se funziona, hai un vero vantaggio competitivo in più. E stabilisci rapporti che vanno al di là del prezzo o del prodotto del momento”. A diretto riporto di Nanni opereranno Sherif Rizkalla a capo del Marketing, Claudio Ongaro alla guida del Wholesale, Claudio Faggiani al Planning & Reporting, Edmondo Pietranera alle Vendite, Fabio Marra al Customer Care e Davide Villa al Customer Base Management.