Il gruppo delle Tlc russo Vimpelcom ha reso noto, in un documento presentato all’ente regolatore di Borsa americano, Sec, che la sua controllata italiana, Wind, è stata impegnata negli ultimi tempi in una serie di colloqui per una joint venture in Italia, trattative che però hanno dato esito negativo. Una dichiarazione che porta dritti, nonostante nella comunicazioni alla Sec Vimpelcom non abbia fatto nomi, ai contatti con H3g per il merger tra i due operatori.
“La società – si legge nel documento di Vimpelcom – ha tenuto colloqui per esplorare la possibilità di aumentare il valore per gli azionisti attraverso una joint venture 50/50 in Italia”, ma “non si è arrivati a una conclusione delle discussioni”. “La società continuerà a esplorare possibili accordi in grado di aumentare il valore per gli azionisti – prosegue il documento – ma non è detto che si arrivi a identificare un’operazione che sia accettabile per la società”.
A giugno alcune fonti avevano rivelato una ripresa dei colloqui di Hutchison Whampoa con il gruppo russo Vimpelcom su una possibile fusione delle attività italiane tra le controllate 3 Italia e Wind, che a settembre sarebbero nuovamente tramontate, infrangedosi secondo le ricostruzioni più accreitate sul fatto che Hutchison avrebbe voluto che la sua filiale 3 Italia assumesse il controllo operativo della nuova eventuale venture, mentre Vimpelcom avrebbe preferito una partnership paritaria.
L’eventuale nuova società che si sarebbe formata fondendo 3 e Wind avrebbe potuto contare su circa 33 milioni di clienti mobili, più di quelli dell’attuale leader di mercato Telecom Italia. Il fatturato combinato annuale sarebbe stato di oltre 6 miliardi di euro. Seconodo la ricostruzione dell’agenzia di stampa Reuters comunque Vimpelcom starebbe continuando a “esplorare la possibilità di trovare transazioni di valore”.