BEST PRACTICE

Wix, la startup del web “fai-da-te” conquista le piccole imprese

Crescita delle revenues del 75%, 900 persone nello staff e disponibilità in 12 lingue e 190 Paesi per la società israeliana che offre templates Html 5 e interfaccia intuitiva per crearsi in pochi minuti gratuitamente un sito Internet

Pubblicato il 06 Mag 2015

startup-140319123115

Creare siti Internet in modo semplice, senza necessità di competenze nella programmazione o progettazione web. Questa l’idea alla base della start-up isrealiana Wix: fornendo centinaia di templates Html 5 e una semplice interfaccia drag-and-drop, permette ai suoi utenti di creare un sito web in pochi minuti.

La società è nata nel 2006 da tre giovani israeliani che hanno cercato di dare una risposta alla difficoltà di apprendere i necessari linguaggi di programmazione – Html, Java, Flash – per creare siti Internet e hanno pensato di mettere a disposizione strumenti per la creazione di siti web che tutti possono facilmente usare.

L’idea si è rivelata proficua: 56 milioni di persone hanno creato siti Internet usando Wix e di qusti 1,2 milioni sono utenti dei servizi a pagamento della società. Wix si è anche quotata sul Nasdaq a novembre 2013, mettendo insieme 127 milioni di dollari, il che ne fa l’Ipo israliana di maggior successo dal 2007. Le sue revenues crescono a un ritmo del 75%.

Ma a differenza di altre start-up di Israele, che spesso, crescendo, spostano i quartieri generali fuori dal Paese, Wix si è impegnata a restare in Israele. Ha già uno staff di 900 persone e la maggior parte lavora negli uffici di Tel Aviv.

“Con il nostro modello self-service, è molto più facile per noi espanderci”, spiega Joe Pollaro, vice president of strategic partnerships di Wix. “Non dobbiamo assumere personale di vendita, solo tradurre il nostro template in un’altra lingua e siamo pronti a conquistare un nuovo Paese”.

Wix oggi supporta 12 lingue per i suoi clienti distribuiti in 190 nazioni, aggiunge Eric Mason, director of strategic marketing and communications di Wix.

L’espansione internazionale ha aiutato Wix anche a capire meglio di che cosa hanno bisogno i suoi utenti e quali sono le aree a maggiore potenziale. Tra queste gli hotel rappresentano un’importante settore di crescita: quasi 10.000 dei siti su Wix sono per piccole case vacanza e boutique hotel. La maggior parte di questi clienti non ha le risorse per gestire le prenotazioni e si affida a grandi agenzie di booking online come Expedia, Orbitz e Priceline, che gestiscono prenotazioni e pagamenti. Tuttavia questo impedisce loro di conservare i dati dei clienti, oltre a gravarle di un costo che arriva al 30% del totale dell’introito. Con WixHotels, annunciato ad agosto 2014, i piccoli hotel e le case vacanza possono competere meglio con i colossi dell’industria.

A ottobre 2014 Wix ha anche comprato OpenRest, start-up israeliana che offre ai ristoranti un sistema chiavi in mano per gestire i menu e gli ordini online e processare i pagamenti, anche qui con un occhio agli esercizi commerciali più piccoli.

Creare un sito su Wix è gratuito; si paga solo se l’utente vuole usare il proprio indirizzo web anziché quello con Wix nell’Url o se vuole togliere il brand Wix che compare sempre nei siti Wix gratuiti. Wix inoltre fa pagare alcune funzionalità premium disponibili sul Wix App Market, che contiene in tutto 250 app.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati