PARTNERSHIP

Yahoo! adotta i “tweet-star” nelle news

Saranno inglobati nel flusso di notizie anche i “cinguettii” di politici, operatori dei media e celebrità. La Ceo Marissa Meyer: “Sono una fonte importante di informazioni”

Pubblicato il 17 Mag 2013

twitter-111212163702

I tweet di politici, media e celebrità sono diventati una “fonte importante” di informazioni in tempo reale, perciò saranno inglobati nel flusso di notizie proposto da Yahoo!. Lo ha annunciato nel suo blog Marissa Mayer, amministratore delegato dell’azienda con sede a Sunnyvale.

“140 caratteri – scrive Mayer sul blog – possono connettere gli atleti ai loro fan, catturare chiacchiere sul red carpet e ispirare il dibattito globale”. Per questo, aggiunge la Ceo, Yahoo! è “elettrizzata” nell’annunciare la partnership con Twitter. La novità, precisa, riguarderà a partire dai prossimi giorni gli utenti desktop e mobile di Yahoo negli Stati Uniti. Oltre ai tweet il flusso di notizie comprenderà anche altre fonti direttamente collegate a Yahoo!.

Le mire dell’azienda di Sunnyvale nei confronti delle piattaforme di microblogging non sembra però esaurirsi qui. Indiscrezioni riportate da “All Things D” evidenziano che l’interesse storico di Marissa Mayer nei confronti di Tumblr, piattaforma a metà fra blog e Twitter, sarebbe diventato “più forte” negli ultimi tempi, tanto che la manager, come aggiunge “AdWeek”, sarebbe pronta a sborsare un miliardo di dollari per comprarla.

Sull’uso di Twitter come fonte di informazione è sorto più di qualche dubbio dopo il falso tweet che, lo scorso 23 aprile, ha fatto tremare Wall Street. Poco dopo le 19.05 ora italiana, le 13.05 a New York e Washington, sull’account Twitter della prestigiosa agenzia di stampa Associated Press è apparso un messaggio drammatico: “Ultimo minuto: due bombe alla Casa Bianca, Barack Obama è stato ferito”.

La notizia ha lampeggiato per qualche secondo sui computer degli 1,9 milioni di abbonati dell’Ap e – grazie all’immediata attivazione dei programmi di vendita computerizzati – ha avuto l’effetto di far tremare la Borsa. L’indice Dow Jones in pochissimi istanti è caduto a capofitto perdendo oltre 150 punti bruciando in tre minuti 135 miliardi di dollari di valore.

A stretto giro di posta però è arrivata l’immediata smentita da Washington. “Il presidente sta bene e non c’è stato alcun attentato”.

Di recente in Italia è sorto un dibattito sull’uso di Twitter in ambito politico e mediatico, soprattutto relativo all’alto livello di litigiosità e alle potenzialità diffamatorie. Qualche giorno fa un blogger emiliano, Alessandro M., che aveva pubblicato sul sito dei cinguettii, ma anche sul suo blog e su Facebook, una foto-beffa del presidente della Camera Laura Boldrini, si è visto arrivare in casa la Polizia postale di Bologna, che l’ha invitato a togliere l’immagine. Ancor prima il giornalista Enrico Mentana ha annunciato la decisione di abbandonare Twitter per aver ricevuto “troppi insulti”. In campagna elettorale tutti i leader dei principali partiti politici avevano “spremuto” la popolare piattaforma di microblogging per cercare di incrementare i consensi ma, a urne chiuse, alcuni erano scomparsi dalla rete, segno di un uso non proprio corretto e lungimirante del social network.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati