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Yahoo chiude Altavista, il motore che ispirò Google

Lanciato nel 1995, il searching verrà “spento” il prossimo 8 luglio. In pensione anche altri 12 prodotti della società californiana

Pubblicato il 01 Lug 2013

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Yahoo! spegne Altavista, il motore che ispirò Google. Dopo la recente acquisizione di Tumblr per 1,1 miliardi di dollari, Yahoo! ha avviato una campagna di pulizia interna, volta ad eliminare tutti i servizi considerati inutili, tra cui appunto uno dei primi motori di ricerca, lanciato nel lontano 1995.

La lista dei servizi da eliminare è stata postata direttamente dal vice presidente Jay Rossiter sul blog “Yahoo”. Oltre ad Altavista, che verrà chiuson ufficialmente il prossimo 8 luglio, saranno eliminati Yahoo! Axis, un plug in per i programmi di navigazione; Yahoo! Browser Plus, altra estensione per i browser; Citizen Sports, una sorta di widget per i contenuti sportivi; Yahoo! WebPlayer sparirà dai siti che hanno accettato di embeddarlo; FoxyTunes, altro servizio sportivo che farà posto a un prodotto integrale a tema;i Yahoo! RSS Alerts; Yahoo! Neighbors Beta; Yahoo! Stars India che diventerà Yahoo! India OMG!; Yahoo! Downloads Beta; Yahoo! Local Api e Yahoo! Term Extraction Api.

Ideato dalla Digital Equipment Corporation, Altavista venne messo a disposizione di tutti alla fine del 1995. In 12 mesi raggiunse 25 milioni di utenti mensili superando concorrenti come Excite e Lycos, grazie al particolare algoritmo che garantiva tempi di risposta mai visti prima (un tempo medio di ricerca di 0,7 secondi) e alle Cpu Apha a 64 bit su cui girava.

Altavista fu ideato da Paul Flaherty, morto di infarto nel 2006 ad appena 42 anni, insieme a Louis Monier, classe 1956 poi ingaggiato da Google per un breve periodo, e Michael Burrows, inglese che attualmente lavora proprio per Google.

Il motore aveva due innovazioni notevoli per quei tempi: da una parte utilizzava un crawler (ciò che oggi Google chiama spider e che setaccia a intervalli di tempo le pagine web nel mondo) già proiettato verso il futuro e non tarato solo per le pagine che esistevano al tempo. In secondo luogo, i tre ricercatori potevano contare su un hardware Digital di tutto rispetto. Si pensi solo che nel 1998 Altavista girava su 20 macchine multiprocessore con motore Dec Alpha a 64 bit e che avevano a disposizione 130 Gb di Ram complessiva e 500 Gb di spazio su disco. L’infrastruttura riceveva 13 milioni di ricerche al giorno.

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