Yahoo non convince del tutto il mercato e nei conti del primo trimestre dell’anno batte, ma di pochissimo, le attese degli analisti mettendo a segno ricavi in ribasso dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Nel dettaglio, il giro di affari per il periodo terminato il 31 marzo ha raggiunto quota 1,09 miliardi, in calo dell’11% rispetto a 1,23 miliardi registrati nello stesso periodo dello scorso anno, ma più degli 1,08 miliardi del consensus. Inoltre Yahoo ha messo a segno una perdita netta di 99 milioni di dollari circa contro i profitti per 22 milioni dell’anno prima (il rosso è stato di 10 centesimi ad azione, contro gli utili per due centesimi ad azione dello stesso trimestre del 2015). Al netto di voci straordinarie i profitti sono stati di 8 centesimi ad azioni, meno dei 15 centesimi dell’anno precedente ma sopra le stime degli analisti pari a 7 centesimi.
Il gruppo californiano – che ha ricevuto alcune offerte per la vendita del suo core business (il motore di ricerca, la parte dedicata alle notizie e alla finanza, Tumblr e Flick, tra gli altri) – non ha pubblicato alcun aggiornamento sulla questione. La ceo Marissa Mayer ha fatto sapere che “sono stati fatti progressi in alcune alternative strategiche”. Nulla di più. Il gruppo tuttavia non ha identificato i possibili compratori o diffuso altri dettagli sul processo: si parla di Verizon, ma anche dal fondo di private equity Tpg e Yp Holdings, controllante di Yellow Pages. Da tempo Yahoo si trova in difficoltà, non riuscendo a ritornare a crescere ai ritmi di un tempo. E la ormai fantomatica cura Mayer è sotto attacco: tra i principali oppositori c’è l’investitore attivista Starboard Value che vorrebbe sostituire tutti i nove membri del consiglio di amministrazione.
Tornando ai risultati del primo trimestre dell’anno, Yahoo ha messo a segno un declino dello 0,8% dei ricavi da pubblicità sul suo core business che hanno toccato 463 milioni di dollari. Il giro d’affari della pubblicità dal motore di ricerca è invece sceso del 9,3% a 491 milioni di dollari. In questo modo il gruppo continua a perdere terreno su Google e Facebook: a livello globale riesce a intercettare l’1,5% delle inserzioni online contro il 2,4% dell’anno scorso.
I conti sono arrivati a mercati chiusi. Ieri Yahoo aveva terminato la seduta a Wall Street in ribasso dello 0,52% a 36,33 dollari ad azione.