Gli utili di Yahoo! sono schizzati del 28% nel primo trimestre dell’anno, soprattutto grazie all’aumento dei ricavi dovuti alla pubblicità. Il motore di ricerca, dopo un forte calo degli introiti pubblicitari negli ultimi anni, ha beneficiato della ripresa dell’advertising online. Nei periodo considerato il mercato della pubblicità su internet è cresciuto del 23% rispetto all’anno scorso.
L’azienda di Sunnyvale ha concluso i primi tre mesi del 2012 con 286,3 milioni di dollari di profitti, o 23 centesimi per azione, oltre le stime di 17 centesimi per azione e in rialzo dai 223 milioni, o 17 centesimi per azione, dell’anno precedente. In leggera crescita anche il fatturato, salito dello 0,6% a 1,22 miliardi di dollari, superando le attese che erano di 1,06 miliardi.
Gli investitori hanno riposto le speranze sul nuovo amministratore delegato Scott Thompson, alla guida di Yahoo da gennaio, che ha avviato un piano per riportare l’azienda alla crescita. La società, per rispettare il taglio dei costi previsto dal piano, ha annunciato il licenziamento di 2.000 dipendenti, pari al 14% del totale. Thomson, che ha lasciato la divisione PayPal di eBay per entrare in Yahoo a gennnaio, ha presentato la propria strategia questo mese, annunciando che scorporerà Yahoo in 3 principali gruppi basati su siti web incentrati su consumatori, relazioni pubblicitarie regionali e asset tecnologici che includono i data center e le piattaforme di Yahoo. Nell’ultimo trimestre il business core display-pubblicita’ di Yahoo ha riportato un calo del 3,6% mentre la divisione di pubblicita’ e motori di ricerca ha registrato un aumento del 7,6%.
Insieme a Yahoo!, anche Intel ha comunicato la trimestrale, con utili in calo del 13% a 2,74 miliardi di dollari, o 53 centesimi per azione, sorprendendo gli analisti che si aspettavano 50 centesimi per azione.
Il produttore dei microchip ha riportato un utile di 2,74 miliardi di dollari, 53 centesimi per azione, contro i 3,16 miliardi, 56 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso, mentre il giro d’affari è salito da 12,85 a 12,91 miliardi di dollari. Escludendo le voci straordinarie l’utile è stato di 56 centesimi per azione, mentre gli analisti attendevano profitti per 50 centesimi per azione su un giro d’affari di 12,85 miliardi. Per il trimestre in corso la società di Santa Clara prevede un fatturato di 13,6 miliardi (più o meno 500 milioni di dollari), mentre gli analisti parlano di 13,45 miliardi. Nel primo trimestre il margine lordo si è attestato al 64%, mentre per il periodo in corso è atteso un dato al 62%. L’azienda ha fatto sapere che già in questo trimestre saranno lanciati i primi smartphone basati sui chip Intel.
"Il primo trimestre è stato un solido inizio di quello che si prevede un altro anno di crescita per Intel – ha detto Paul Otellini, President e Ceo di Intel – Il secondo trimestre vedrà l’introduzione sul mercato dei primi smartphone basati su Intel, la distribuzione di prodotti basata su tecnologia tri-gate a 22 nm in grandi volumi e l’accelerazione della rampa produttiva dei nostri migliori prodotti per server finora disponibili. Tutti questi elementi costituiscono fondamenta straordinariamente solide per la crescita nel 2012 e oltre".
"Anche in Italia, in questo primo trimestre dell’anno, abbiamo posto le basi per un 2012 positivo – ha detto Dario Bucci, Country Manager di Intel Italia e Svizzera – Nel segmento business abbiamo introdotto la nuova famiglia di processori per server e workstation Intel Xeon E5, già adottata con risultati lusinghieri, in termini di efficienza e consolidamento delle infrastrutture informatiche, da aziende del calibro di Telecom Italia, Brembo e Luxottica. Sul fronte consumer, assistiamo alla crescita costante di interesse per gli Ultrabook e attendiamo importanti novità nei prossimi mesi all’insegna della mobilità senza compromessi, con il lancio in particolare dei nuovi processori a 22nm Ivy Bridge e dei primi smartphone Intel inside basati sulle architetture Atom".