Utili in calo, ricavi sostanzialmente stabili ma è in declino il fatturato generato dagli spazi pubblicitari ed è stato tagliato l’outlook per l’intero anno fiscale. Yahoo ha archiviato il terzo trimestre, terminato il 30 settembre, con un utile netto pari a 296,7 milioni di dollari (0,28 dollari per azione), in calo del 91% da 3,16 miliardi di dollari nell’analogo periodo dell’anno scorso, quando i risultati includevano un guadagno da 2,8 miliardi legato alla vendita di parte della partecipazione nel portale cinese di e-commerce Alibaba.
I ricavi hanno raggiunto la soglia di 1,081 miliardi, sostanzialmente stabili rispetto a 1,089 miliardi di 12 mesi prima (il calo è dello 0,8%).
In termini di utile per azione e al netto di voci straordinarie, il dato ha battuto di un centesimo le attese degli analisti. Al netto delle poste straordinarie, infatti, l’Eps (Earnings per share) è sceso a 0,34 dollari da 0,39 dollari. Gli analisti interpellati da Thomson Reuters avevano previsto un Eps di 0,33 dollari e ricavi pari a 1,082 miliardi.
I ricavi generati da spazi ceduti per contenuti pubblicitari – i cosiddetti “display ad”, che rappresentano circa il 40% degli introiti totali – sono calati su base annuale del 7% a 470 milioni di dollari, mentre il numero degli spazi stessi è cresciuto di circa l’1%.
Giù anche gli introiti generati dalle ricerche Internet effettuate dagli utenti: sono scesi dell’8% a 435 milioni. Il numero di “pay per click” (le pubblicità cliccate dagli internauti) è salito del 21% mentre il prezzo versato dagli inserzionisti per quegli stessi click è calato del 4%.
L’amministratore delegato del gruppo, Marissa Mayer, si è detta “felice” dei conti societari e ha fatto notare che gli utenti mensili sono stati oltre 800 milioni, in rialzo del 20% in 15 mesi. Per il trimestre in corso, Yahoo si aspetta ricavi nel range 1,18-1,22 miliardi di dollari, sotto il consensus da 1,26 miliardi. Il gruppo ha inoltre tagliato l’outlook sul fatturato per l’intero anno fiscale: è passato a 4,4-4,45 miliardi da 4,45-4,55 miliardi.
Ora i riflettori si spostano sulla partecipazione di Yahoo in Alibaba. A settembre 2012 ha venduto il 40% delle sue quote nel gigante cinese per 7,1 miliardi di dollari in contanti, ma ha ancora il 24% che, secondo gli analisti, potrebbe valere fino a 28 miliardi di dollari quando la società cinese sbarcherà in Borsa lanciando l’Ipo. Dai dati comunicati lo scorso maggio, emergeva che i ricavi del portale asiatico erano cresciuti dell’80% negli ultimi tre mesi dell’anno scorso.
Nella trimestrale la società guidata da Mayer ha annunciato di avere rivisto un accordo che riduce il numero delle azioni che Yahoo deve vendere quando la società cinese sbarcherà in Borsa. Il numero massimo di titoli che verrebbe chiesto a Yahoo di vendere è stato portato a 208 milioni da 261,5 milioni. In totale ne ha 523,6 milioni. Jacqueline Reses, tra i top manager di Yahoo, ha spiegato che il suo gruppo “ha sempre creduto nel potenziale di lungo termine e nel valore di Alibaba e siamo felici di mantenere una partecipazione più ampia nella compagnia in futuro”.