Yahoo, la “nobile decaduta” della Silicon Valley, ha avviato la chiusura di alcuni dei suoi magazine digitali nel contesto del suo piano di ristrutturazione. Lo comunica il numero uno della divisione editoriale dell’azienda, Martha Nelson, annunciando che nei prossimi giorni spariranno dalla homepage Yahoo Food, Yahoo Health, Yahoo Parenting, Yahoo Makers, Yahoo Travel, Yahoo Autos e Yahoo Real Estate.
“Sebbene questi magazine digitali non saranno più pubblicati, continuerete a trovare gli argomenti dei quali si occupavano sulla nostra rete“, ha aggiunto Nelson. Il piano di ristrutturazione, che prevede il taglio di 1.500 posti di lavoro (circa il 15% del personale totale), è considerato l’ultima chanche per Yahoo di risollevarsi da una crisi lunghissima, che ha visto il gruppo diventare quasi irrilevante nel vecchio core business delle ricerche online senza però elaborare un modello di business solido e alternativo.
Oltre alla chiusura dei magazine, il piano di ristrutturazione annunciato dalla società prevede un taglio del 15% della forza lavoro, la chiusura di cinque sedi nel mondo (Buenos Aires, Città del Messico, Dubai, Madrid e Milano) e cessione degli asset non strategici. Il programma è stato annunciato dopo la presentazione dei dati finanziari dell’ultima trimestrale, che hanno messo in evidenza tutte le difficoltà dell’azienda.
Il portale ha registrato negli ultimi tre mesi dell’anno scorso con una perdita netta di 4,4 miliardi di dollari, per effetto di una svalutazione da 4,46 miliardi dell’avviamento di Tumblr e di altri asset, su ricavi in crescita dell’1,6% a 1,27 miliardi. Al netto di tutti gli oneri, l’utile per azione è calato da 30 a 13 centesimi di dollaro, in linea con le attese del mercato.
Entro fine anno la società punta ad avere circa 9 mila dipendenti, rispetto ai circa 10.700 delle ultime stime (erano 14mila nel 2012) e poco meno di mille lavoratori a contratto. Il piano, inoltre, che prevede la chiusura degli uffici di Dubai, Città del Messico, Buenos Aires, Madrid e Milano, è finalizzato a ridurre i costi operativi di 400 milioni di dollari l’anno.
Yahoo intende inoltre valutare la cessione di attività non strategiche, come brevetti, proprietà immobiliari e altri asset per un incasso stimato, per fine 2016, tra 1 e 3 miliardi di dollari.