Un taglio della forza lavoro che potrebbe arrivare a interessare il 15% del personale di Yahoo. Potrebbe essere questo, secondo le anticipazioni del Wall Street Journal, il contenuto del piano per la riduzione dei costi che il Ceo del motore di ricerca, Marissa Mayer (nella foto), annuncerà alla presentazione dell’ultima trimestrale dell’azienda, e rispetto al quale alcune voci erano circolate nelle scorse settimane. Sarebbe il risultato di un cambio di direzione soprattutto se si pensa che al suo arrivo nella società, nell’ottobre 2012, la Mayer si era presentata dicendo che il suo obiettivo era “di far crescere e aiutare a riposizionarsi sul mercato una delle aziende più amate del web”.
Una crescita, sottolinea la stampa statunitense, che non si è mai avverata, e che dopo più di tre anni ha portato la società a spostare il focus dall’acquisire nuove fette di mercato al riorganizzare l’azienda e pianificare tagli drastici.
L’annuncio, secondo le attese che circolano sulla stampa Usa, sarà dato in video dalla stessa Mayer insieme al Chief financial officer Ken Goldman dopo la presentazione dei risultati finanziari degli ultimi tre mesi del 2015, e con ogni probabilità comporterà la chiusura di diverse unità di business.
Se sarà confermata dai fatti, l’indiscrezione non sarebbe comunque del tutto un fulmine a ciel sereno: soltanto a ottobre Marissa Mayer aveva annunciato che Yahoo si preparava a spostare il proprio focus su un numero minore di aree di business. Da quel momento erano iniziate a diffondersi voci sulla vendita della partecipazione nel colosso cinese dell’e-commerce Alibaba o di una vendita delle attività web. In un secondo momento il board aveva deciso di non muoversi sullo spinoff delle quote in Alibaba, e di creare una “bad newco” per le attività web. Proprio l’operazione di “snellimento” della società che potrebbe essere annunciata nelle prossime ore, d’altro canto, consenitrebbe a Mayer di guadagnare tempo con gli azionisti e rafforzarsi in vista di una possibile battaglia con Starboard Value, l’hedge fund azionista di Yahoo che aveva chiesto cambi al vertice e la vendita delle attività Internet.
Intanto, secondo gli ultimi dati disponibili relativi al terzo trimestre dello scorso anno, i lavoratori di Yahoo sono scesi a 10.700 unità, dopo il picco massimo di 14mila raggiunto nel 2012. Nei primi nove mesi del 2015 sono stati tagliati 1.800 posti di lavoro soprattutto fuori dagli Usa, in Cina, India e Canada.
Nella setta occasione della presentazione dei conti Marissa Mayer potrebbe annunciare i nuovi sviluppo del “project index”, la strategia per costruire un motore di ricerca più indirizzato sulle esigenze del mobile, rispetto al quale l’azienda ha già pubblicato sul proprio sito annunci di lavoro per 190 posizioni, la maggioranza delle quali per ingegneri.