Yahoo! chiude la sua sede egiziana del Cairo, e sposta gli uffici negli Emirati arabi, a Dubai. Secondo le fonti anonime riportare dall’agenzia turca Anadolu, la multinazionale statunitense avrebbe preso questa decisione in un’ottica generale di razionalizzazione delle sedi internazionali.
Ma, a prescindere dalle motivazioni aziendali, la decisione suona per molti osservatori come un passo indietro rispetto a quanto Yahoo! aveva annunciato negli anni scorsi. In particolare nel 2009 arte le esigenze, è la necessità di razionalizzare la struttura internazionale di Yahoo!, ma in tanti ricordano come solo a novembre 2009 Jerry Yang, cofondatore dell’azienda dimmessosi nel 2012 – aveva annunciato all’Internet governance Forum di Sharm el-Sheikh, poco prima che esplodesse il fenomeno della primavera araba, l’intenzione del motore di ricerca di potenziare i propri investimenti in medio Oriente, con particolare attenzione all’Egitto.
E proprio ad agosto del 2009 Yahoo! aveva annunciato la propria decisione di “parlare anche arabo”, dopo aver raggiunto un accordo definitivo per acquistare Maktoob.com, il sito che gestiva la più importante comunità online del mondo arabo, e che allora contava su oltre 16,5 milioni di utenti unici. L’acquisizione, dal valore stimato di 100 milioni di dollari, era stata studiata per estendere l’offerta di Yahoo! con la possibilità di fornire contenuti e servizi rilevanti in lingua araba, come anche versioni in arabo dei servizi Yahoo! Messenger e Yahoo! Mail.