“In linea con quanto auspicato da Agcom e Antitrust, Colt continua a realizzare reti di accesso in fibra ottica, che sono uno dei requisiti indispensabili per una vera rivoluzione digitale in Italia, che tenga il passo con quanto avviene negli altri paesi industrializzati in primis la Germania”.
Lo afferma in una nota Mimmo Zappi, amministratore delegato di Colt Italia, commentando i risultati dell’indagine conoscitiva congiunta appena portata a termine da Antitrust e Agcom.
“Trainata da un mercato della tecnologia in leggera ripresa (secondo i dati Sirmi del 6 novembre nel terzo trimestre ’14 si attenua il trend negativo al -2,9% a fronte del -3,4% dei tre mesi precedenti), gli investimenti di Colt nel nostro Paese risalgono al 1999 – prosegue Zappi – quando fu inaugurata la prima Man, cioè una rete di fibra ottica in ambito cittadino, a Milano. Gli investimenti hanno ricevuto un forte impulso con l’attivazione di un anello di rete in fibra di lunga distanza per collegare le città di Torino, Genova, Roma, Bologna, Parma e Milano. Ad oggi Colt possiede un’infrastruttura di rete europea lunga oltre 47mila Km e collega 195 città europee e 42 Man: la quarantaduesima è stata inaugurata lo scorso mese di aprile a Genova ed anch’essa utilizza la fibra consentendo finalmente alle aziende del territorio di accedere ad un ampio portafoglio di servizi per far crescere il loro business”.
“Una piattaforma integrata di servizi voce, comunicazione dati e soluzioni It – spiega Zappi – che si pone quindi come requisito fondamentale nel contesto citato da Agcom delle ‘scelte architetturali idonee a garantire una effettiva concorrenza’. In tale contesto l’abilitatore fibra ottica è un driver fondamentale”.
“Grazie a questi asset proprietari – conclude l’Ad di Colt Italia – i clienti Colt, nonché i loro clienti finali, possono godere di servizi di alta qualità, in continuità, senza interruzioni: un prerequisito fondamentale per le infrastrutture di e-commerce, media, trading finanziario, e-care e molti servizi al cittadino. Ambiti tutti di quella necessaria virata al digitale del Sistema Paese citata dalle Authority e di cui il nostro Paese ha un urgente bisogno.
Il miglior modo per stimolare una domanda che funga da motore per gli investimenti, italiani ed esteri”.