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Zuckerberg incontra Trump: sul tavolo le questioni regolatorie

Il numero uno di Facebook ha dedicato tre giorni a una serie di incontri con pezzi grossi di Washington, a partire dal presidente che l’ha sempre accusato di posizione dominante e favoritismo nei confronti dei democratici.

Pubblicato il 20 Set 2019

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Mark Zuckerberg ha incontrato il presidente Donald Trump in occasione di una visita a Washington organizzata con l’obiettivo di ricucire i rapporti con un’amministrazione estremamente critica nei confronti di Facebook. Indossando giacca e cravatta anziché la solita felpa, Zuckerberg ha dedicato ben tre giorni agli incontri con rappresentanti del parlamento, tra cui i senatori Josh Hawley, Tom Cotton, Mike Lee. Ha e Richard Blumenthal. Oggi vedrà il leader repubblicano della Camera Kevin McCarthy e il rappresentante Doug Collins, il repubblicano di spicco della Judiciary Committee, oltre a diversi democratici di alto livello.

Piovono critiche su Facebook

L’amministratore delegato del gruppo, rivela Reuters, ha affrontato domande dirette da parte dei legislatori sui fallimenti del social network nel proteggere la privacy dei consumatori. Trump ha pubblicato una foto con Zuckerberg su Twitter e ha definito la loro sessione un “piacevole incontro” nella sala Ovale. Facebook ha rilanciato dichiarando che il suo numero uno “ha avuto un incontro positivo e costruttivo con il presidente Trump oggi alla Casa Bianca”. Nessuna delle parti ha però rivelato i dettagli della loro discussione. Questo nonostante in passato Trump abbia ripetutamente accusato Facebook di essere di parte e a favore dei democratici, ma le critiche sono piovute anche rispetto agli scandali sulla privacy, alle attività relative alle elezioni e alla posizione dominante nel mercato della pubblicità online.

Il senatore a Zuckerberg: “Vendi Instagram e Whatsapp”

Dopo l’incontro con il fondatore di Facebook, Hawley, uno dei suoi più accesi critici, ha affermato che le discussioni sono state “franche”. Un’espressione, nota Reuters, spesso usata come eufemismo all’interno di contenziosi. Il senatore avrebbe esortato Zuckerberg a vendere Instagram e WhatsApp, in modo da limitare la quantità di informazioni che può essere raccolta su un individuo da fonti diverse. Ma Zuckerberg pare non aver colto il suggerimento.

Commentando l’incontro, il senatore democratico Mark Warner ha invece dichiarato a Fox Business Network: “La leadership di Facebook in realtà provocherà danni non solo a Zuckerberg, ma nel lungo periodo anche all’intera industria delle piattaforme”.

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