Riduzione dell’85% dei costi di back office, e del 20% dei costi complessivi, con guadagno del 30% dei tempi medi di chiusura delle istanze. Sono questi i risultati dell’applicazione a un cliente bancario del progetto di trasformazione digitale firmato da Ibm per l’ottimizzazione dei processi di business in ottica multicanale. L’idea è tra quelle finaliste dei Digital360 Awards 2021 nella categoria B2B ed eSupply chain.
La soluzione nasce dall’evoluzione dell’architettura di riferimento progettata da Ibm nel 2016, e conta sull’applicazione di tecnologie di automazione su prodotti della famiglia Ibm Cloud Paks, oltre che sulla protezione messa in campo da Ibm Security.
Nello use case presentato per l’occasione lo studio della reingegnerizzazione e ottimizzazione dei processi è stato condotto utilizzando l’Ibm Process Mining, che ha consentito la realizzazione di una serie di digital twin per la semplificazione le analisi e la progettazione e simulazione dei nuovi modelli di Roboti Process automation.
La richiesta a cui rispondere è stata l’esigenza di una banca di stare al passo con l’innovazione grazie a processi di business sempre più veloci e adattabili, grazie a un’architettura omnicanale e flessibile.
Per utilizzare al meglio l’intelligent workflow automation, attraverso il Process Mining, con una serie di simulazioni utili a capire dove sarebbe stato più indicato effettuare un cambiamento e alutarne i risultati prima di implementare effettivamente le soluzioni. Ma il Process Mining si è infine rivelato fondamentale, anche per sfruttare al meglio le combinazioni tra i vari strumenti a disposizione, potendo sempre contare su una vista reale sui processi correnti e di verificare periodicamente gli indici prestazionali e la coerenza con i processi definiti.