Ufficialmente aperte le candidature per l’edizione 2020, la quinta, dei Digital360 Awards, il contest del Gruppo Digital360 dedicato ai progetti di innovazione e imprenditorialità digitale più significativi nel nostro Paese. Dopo il successo dell’edizione 2019, anche quest’anno l’iniziativa si integrerà con il CioSumm.It, aggregando la più grande community di Cio in Italia. L’evento, in collaborazione si svolgerà a Lazise (Vr) dal 18 al 20 giugno e vedrà la partecipazione di oltre 150 Cio, analisti, opinion maker, keynotespeaker che approfondiranno temi di particolare rilievo relativi all’innovazione digitale.
“L’obiettivo dei Digital360 Awards è quello di creare un match making tra Cio e offerte innovative; per questo, fin dalla prima edizione, abbiamo voluto a valutare i progetti fossero proprio i Cio”, conferma Andrea Rangone, Ceo di Digital360, lanciando l’iniziativa 2020 e ricordando che la Giuria dei Digital360 Awards è composta da oltre 150 Cio, Innovation e Digital manager delle più importanti realtà italiane. Tramite una piattaforma dedicata, i progetti candidati saranno condivisi con i Cio della Giuria e i finalisti avranno la possibilità di effettuare una presentazione live della soluzione sviluppata con pitch mirati davanti alla platea dell’outdoor finale Italian Awards Summ.It.
I progetti candidati avranno la possibilità di essere visionati dai Cio della Giuria e i finalisti otterranno ampia visibilità su tutto il Network Digital360 e non solo: l’edizione 2019 ha ottenuto una copertura di 60 articoli su testate esterne al Gruppo.
Digital360 Awards: i criteri per accedere al contest
I migliori progetti di innovazione digitale vengono individuati e valutati in riferimento a specifiche categorie tecnologiche (dai Big Data Analytics all’IoT, passando per l’Intelligenza artificiale). L’aspetto differenziante rispetto ad altri contest di questo tipo è che, oltre al criterio di originalità e innovazione, è fondamentale quello della replicabilità: i progetti devono, infatti, essere stati implementati in almeno una realtà e devono poter essere replicabili. Il terzo criterio adottato è quello della rilevanza dei benefici apportati. Il contest è suddiviso in tre fasi: nella prima i partecipanti inviano le proprie candidature accedendo alla piattaforma dei Digital360 Awards (entro il 20 aprile). Quindi la Giuria esamina “a distanza” le candidature e seleziona i progetti finalisti per le diverse categorie tecnologiche con la possibilità di interagire con i candidati per eventuali approfondimenti (entro il 27 maggio). I finalisti, durante l’Italian Awards Summ.It, presentano i progetti attraverso pitch live alla Giuria che proclama i vincitori (Lazise, 18-20 giugno).
Il grande evento outdoor è un momento dove la fase finale dei Digital360 Awards con i pitch dei finalisti e la premiazione dei vincitori si inserisce in una tre giorni che integra il CioSumm.It in un format dove si alternano momenti di approfondimento con keynote speaker, analisti ed esperti sui temi dell’innovazione digitale – con ampie possibilità di networking con i Cio partecipanti – inframezzati da attività ludiche e sportive.
Tecnologie digitali: il motore della quarta rivoluzione industriale
“Il periodo che stiamo vivendo è di quelli che capitano una, al massimo due volte in un secolo: un momento in cui stiamo facendo un salto quantico rispetto agli anni passati. Oggi parlare di innovazione è limitante, quasi banale, perché in questo periodo storico sta succedendo qualcosa di molto più importante, siamo nel pieno di una vera e propria rivoluzione, la quarta rivoluzione industriale”, aggiunge Rangone. “E la sfida è se riusciamo, grazie alle potentissime tecnologie che abbiamo a disposizione, singolarmente e nel loro effetto combinato, a cambiare profondamente il business e le nostre aziende. Le tecnologie digitali sono quello che l’energia elettrica è stata per la società di fine ‘800: un potente propulsore di cambiamento. “È una trasformazione che incide sul concetto stesso di imprenditorialità allargandolo a tutti coloro che lavorano in azienda per sostenere un ripensamento interno. E se il ruolo delle tecnologie è così determinante, il primo intrapreneur è proprio il Cio che deve interpretare le tecnologie per scardinare vecchi schemi, non semplicemente per ottimizzare o innovare l’esistente”
Per avere informazioni dettagliate sulla partecipazione ai Digital360 Awards 2020 è sufficiente cliccare su questo link.