Facilitare il flusso di apprendimento, grazie all’abbinamento di aspetti metodologici e tecnologici, quali ad esempio gamification, realtà aumentata e visori di realtà virtuale. È questo l’obiettivo del progetto AAL- Arcadia Augmented Learning, sviluppato da Arcadia, vincitore dei Digital360 Awards nella categoria smart working. Il progetto punta a coinvolgere i collaboratori nella definizione di un nuovo framework metodologico che cambi radicalmente il paradigma dell’apprendimento.
“Il bisogno che abbiamo cercato di colmare attraverso il framework metodologico AAL è stata la necessità delle aziende e delle persone di risparmiare tempo – spiega Orazio Stangherlin, fondatore e ceo di Arcadia – Abbiamo creato uno strumento (mix di metodologie formative e tecnologie di frontiera) a supporto della formazione e dei processi di cambiamento per far sì che le persone apprendano più facilmente, più velocemente, in modo efficace e con maggiore divertimento”.
Il framework AAL prevede l’utilizzo di tecnologie altamente innovative quali: Google Glass, Leap, 3D mapping, Realtà Aumentata, simulatori comportamentali, App gamificate e i principali visori di Realtà Virtuale presenti nel mercato internazionale, come gli Oculus Rift. Queste tecnologie applicate alla formazione danno forma ad un’esperienza coinvolgente consentendo un apprendimento attivo, personalizzato e interattivo, in linea con i trend e le evoluzioni tecnologiche.
L’utilizzo integrato di queste tecnologie in un framework metodologico che renda l’apprendimento adattivo, interattivo, gamificato, social, esperienziale, immersivo accelera l’acquisizione di informazioni, comportamenti e motivazione nei partecipanti ai percorsi formativi.
Il progetto è stato subito testato per sei mesi sul personale di Arcadia, con l’intervento di 40 professionisti della formazione, docenti universitari, fondatori di start up e società specializzate in innovazione tecnologica. Ogni modulo formativo si è svolto in momenti in aula e sperimentazioni con le tecnologie: i partecipanti hanno attivamente condiviso, postato e partecipato alla costruzione di idee, contenuti, aumentando in maniera significativa gli utilizzi e le possibilità offerte dalle tecnologie studiate”.
“Il progetto ha portato allo sviluppo di una nuova organizzazione aziendale: – prosegue il ceo – si è creata un’area ricerca applicata e un’area sviluppo prototipi, si sono rafforzate le altre aree marketing e comunicazione, amministrazione, risorse umane, commerciale, progettazione. Evidenti cambiamenti ci sono stati nei processi aziendali e in quelli commerciali, originando una crescita di richiesta di attività formative con l’utilizzo del framework AAL in diverse grandi imprese quali Luxottica, Telecom, Unicredit, MacCann WordGroup, Amcor, A2A, ATM, Sasa”.
Il progetto ha visto un investimento di circa 750.000 euro tra ricerche, sperimentazioni, acquisto di tecnologie.