DIGITAL MARKETS ACT

Apple (di nuovo) nel mirino della Ue: ostacoli agli sviluppatori



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Violazione del Dma, le regole dell’App Store impediscono agli app developer di indirizzare liberamente i consumatori verso canali alternativi per offerte e contenuti. L’azienda: “Apportate modifiche per conformarci, pronti a collaborare”. Rinviato a data da destinarsi il lancio del sistema di intelligenza artificiale generativa

Pubblicato il 24 giu 2024



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Le regole dell’App Store violano il Digital Markets Act (Dma), poiché impediscono agli sviluppatori di app di indirizzare liberamente i consumatori verso canali alternativi per offerte e contenuti. Lo afferma l‘opinione preliminare della Commissione Europea, della quale è stata informata Apple.

La Commissione ha avviato una nuova procedura di non conformità contro la big tech di Cupertino per il timore che i suoi nuovi requisiti contrattuali per gli sviluppatori di app di terze parti e gli app store, inclusa la nuova Core Technology Fee, non siano in grado di garantire l’effettiva conformità al Dma. Apple dovrà quindi autorizzare l’installazione di applicazioni di negozi diversi dall’Apple Store sui suoi prodotti.

Apple: “Certi di conformità al Dma”

La risposta di Apple non si è fatta attendere. “Nel corso degli ultimi mesi, Apple ha apportato una serie di modifiche per conformarsi alla Dma in risposta al feedback degli sviluppatori e della Commissione Europea. Siamo certi che il nostro piano sia conforme alla legge e stimiamo che oltre il 99% degli sviluppatori pagherebbe ad Apple commissioni uguali o inferiori in base ai nuovi termini commerciali che abbiamo creato – ha spiegato l’azienda uin una nota – Tutti gli sviluppatori che operano nell’Ue sull’App Store hanno l’opportunità di utilizzare le funzionalità che abbiamo introdotto, inclusa la possibilità di indirizzare gli utenti dell’app sul Web per completare gli acquisti a un prezzo molto competitivo. Come abbiamo fatto abitualmente, continueremo ad ascoltare e a dialogare con la Commissione europea”.

Rimandato il lancio di “Apple Intelligence”

Apple intanto ha dichiarato di rinviare sine die il lancio del suo sistema di intelligenza artificiale generativa nell’Unione Europea, a causa di “incertezze normative” legate alla Digital Markets Regulation (Dma). Secondo quanto dichiarato da un portavoce del colosso di Cupertino, in particolare il gruppo è preoccupato per gli obblighi previsti dalla Dma in termini di interoperabilità, che dovrebbe consentire la comunicazione tra diverse piattaforme e sistemi di messaggistica ma che, secondo Apple, potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza e la protezione dei dati personali.

La nuova funzionalità, che prende il nome di Apple Intelligence, è pensata per ottimizzare l’uso dei suoi dispositivi, dall’iPhone al Mac, grazie all’AI generativa. Ciò permette di creare contenuti, in forma di testo, immagine o suono, sulla base di una semplice richiesta formulata nel linguaggio quotidiano, o di ottenere risposte dettagliate a domande. Con Apple Intelligence sarà possibile creare emoji personalizzate o trovare una foto nei propri album descrivendola oralmente.

Recuperare terreno nel campo dell’AI

Con questa soluzione il gruppo di Cupertino cerca di recuperare terreno nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, mentre alcuni dei principali concorrenti offrono già da diversi mesi prodotti che incorporano questa tecnologia. Alla presentazione di Apple Intelligence, l’azienda ha sottolineato la sicurezza del suo sistema, una delle sue principali preoccupazioni da decenni. Il proprietario di un iPhone dotato di Apple Intelligence potrà sfruttare la potenza di calcolo di server remoti (cloud computing) e non essere limitato alle capacità del suo smartphone, senza che i suoi dati vengano memorizzati o utilizzati da altri.

Colloqui Meta-Apple per partnership nell’AI

Meta Platforms intanto sta trattando per integrare il proprio modello di intelligenza artificiale nel sistema di AI per iPhone di Apple. Oltre a Google e Meta, anche le startup di AI Anthropic e Perplexity stanno discutendo con Apple per portare la loro tecnologia di AI all’interno di Apple Intelligence. Il Wall Street Journal, specificando che le trattative non sono ancora state finalizzate e che potrebbero fallire, sottolinea che gli accordi con Apple aiuterebbero le aziende di AI a ottenere una distribuzione più ampia dei loro prodotti.

Apple recentemente ha annunciato che avrebbe integrato la nuova tecnologia Apple Intelligence nella propria gamma di App, tra cui Siri e che avrebbe portato sui suoi dispositivi il chatbot ChatGpt di OpenAI, sostenuto da Microsoft.

Nuovo programma di accelerazione AI per le startup europee

Sempre in ambito AI, Meta fa intanto sapere di aver collaborato con Hugging Face, una piattaforma open source gestita dalla community che ospita modelli e strumenti di apprendimento automatico, e Scaleway, leader europeo del cloud per l’infrastruttura IA, per la realizzazione di “AI Startup Program”, un programma che ha l’obiettivo di accelerare l’adozione di soluzioni di AI open source in Europa. Le domande di partecipazione al programma sono ora aperte alle startup di tutti gli Stati membri dell’Ue, con l’obiettivo di portare i vantaggi economici e tecnologici dei modelli aperti ad un ecosistema più ampio.

Il programma “AI Startup Program” avrà sede presso Station F a Parigi, permettendo così alle startup europee di beneficiare delle risorse disponibili nel più grande campus per startup al mondo. Con il supporto dell’incubatore Hec, il programma permetterà di accelerare cinque startup nella fase Mvp (Minimum Viable Product) o di prodotto, da settembre 2024 a febbraio 2025. Le startup di tutta l’Unione Europea sono invitate a candidarsi; una giuria di esperti di Meta, Hugging Face e Scaleway selezionerà i progetti basati su foundation models aperti e/o che dimostrano l’intenzione di integrare questi modelli nei loro prodotti e servizi.

Le startup selezionate avranno l’opportunità di ricevere supporto tecnico da parte dei ricercatori del Fundamental Artificial Intelligence Research (Fair), il laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale di Meta. Avranno inoltre accesso alla piattaforma e agli strumenti di Hugging Face e alla potenza di calcolo fornita da Scaleway, per sviluppare i propri servizi basati su soluzioni di intelligenza artificiale open source. L’iniziativa fa seguito alla prima edizione del programma di accelerazione annunciato nel novembre del 2023, che ha supportato diverse startup emergenti. Tra queste, Pollen Robotics che ha beneficiato dell’utilizzo dei modelli Llama e Segment Anything di Meta per lo sviluppo di una piattaforma di robotica open source, Fringuant, che sta sviluppando una tecnologia per la scansione del corpo per i rivenditori di articoli di abbigliamento e Qevlar AI, che si è dedicata al potenziamento della cybersecurity.

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